Gli spiacevoli
episodi di pedofilia commessi da alcuni sacerdoti, ingigantiti dai media come
se il clero cattolico fosse l’unica categoria sulla terra a macchiarsi di
questi peccati, ha indotto alcuni esponenti della cultura a trarre delle
conclusioni del tutto gratuite e infondate, e cioè: queste cadute sessuali così
biasimevoli sono dovute al fatto che i sacerdoti cattolici sono costretti a
vivere il celibato nella castità perpetua con frustrazioni tali da essere poi
indotti a cercare per vie proibite quello che potrebbero invece ottenere per
vie normali, vale a dire un regolare
lunedì 19 marzo 2012
mercoledì 14 marzo 2012
giovedì 1 marzo 2012
I preti e la pedofilia
I PRETI E LA PEDOFILIA
(Articolo scritto in marzo 2010 che ripropongo perchè
sempre di attualità)
PRIMA PARTE: IL CORAGGIO DI UN’ANALISI
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Se c’è un peccato orrendo, per il
quale Cristo stesso non ha risparmiato condanne gravissime, tipo quella di
invitare i colpevoli addirittura a scomparire in fondo al mare con una grossa
pietra al collo piuttosto che essere di scandalo a uno di ‘questi piccoli che
credono in me’, è proprio quello della pedofilia, perché è come ‘uccidere’ un
innocente dentro l’anima con traumi e conseguenze irreversibili per tutto il
resto della sua vita. Se queste sono le gravissime parole di Cristo, com’è
possibile, ci si chiede, che tali peccati vengano commessi addirittura da certi
suoi ministri, sacerdoti o religiosi, che sono le persone che più di tutte
devono difendere e prendersi cura della gioventù, dei deboli e degli indifesi?
Vista la gravità della situazione ci sembra
doveroso tentare almeno un’analisi per non cadere,
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