mercoledì 19 settembre 2012

Pedofilia e gender 2

Pedofilia e gender - seconda parte
La sfida del gender




Giovedì 16 febbraio 2012 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Roma il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, come prima mossa del suo mandato cosa ha avuto a cuore di promuovere e incentivare? Forse incontri politici su come risolvere la disoccupazione giovanile, o il rientro dei nostri migliori ‘cervelli’ dall’estero, dando impulso a piccole e medie imprese che
stanno progressivamente chiudendo o fallendo? Nulla di tutto questo o simili, come ci si augurava!
Mentre gli italiani sono preoccupati per la crisi economica, il ministro Fornero ha organizzato il primo di una serie di incontri dal titolo ‘Contrasto sulla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere’ in collaborazione con il Consiglio d’Europa, con l’UNAR, ‘Unione nazionale antidiscriminazioni razziali’, e con altri esperti europei delle politiche del cosiddetto LGBT, cioè unione di ‘lesbiche, gay, bisessuali, trans’ – per ora solo queste. Come se costoro fossero presi a sassate tutti i giorni per la strada! Come se l’umanità moltiplicatasi dalla comparsa del primo uomo secondo l’unione naturale dei due sessi, maschile e femminile, nell’ambito di una famiglia eterosessuale, fosse rimasta ai tempi della pietra e non avesse dato il meglio di sé in tutti i settori della cultura, arte, tecnica, ingegneria ecc.! O come se portare a casa lo stipendio per pagare l’affitto e sfamare i nostri figli dipendesse dalla legalizzazione di queste idiozie. Si! Perché si tratta di autentiche idiozie, che porteranno i nostri figli sulla strada della perversione, della follia e del suicidio, come già accaduto, anche se vogliono ammantarle di cultura scientifica, accusando gli Italiani, come dalle parole della Fornero, di ‘grave ritardo culturale, di chiusura mentale, di omofobia, di discriminazione’. 
Ma che cos’è veramente questa teoria del gender e da dove nasce?. 
La questione del sesso nell’uomo è sempre stata argomento usato e abusato in abbondanza, come se dalla sua piena soddisfazione dipendesse la realizzazione della persona, dei suoi sogni o progetti, se non addirittura la fine delle sue frustrazioni e tribolazioni che invece il più delle volte hanno ben altra origine e ben diversa soluzione, e in questo sappiamo come le teorie di Freud in particolare siano state al centro di molti dibattiti, pro o contro. In tutti i casi, al di là di una visione cristiana o laicista del significato della vita e del sesso, si è quasi sempre trattato per lo più di ricerche o studi rispettosi della natura umana e della persona.
Ma a partire più o meno dalla fatidica data della rivoluzione sessantottina che ha visto il tripudio dell’ideologia femminista unita a quella marxista, con il contributo della filosofia idealista nelle scuole che ha spazzato via la realtà viva e vera per considerare solo il mondo virtuale, effimero e incerto, frutto della propria fantasia o desiderio, anche la questione della sessualità umana è stata violentemente stravolta da un’interpretazione nuova, infondata, e diciamo pure aberrante: il sesso è stato così elevato e sublimato da sostituirsi alla persona cancellandone l’identità. Vista la complessità dell’argomento che non può essere esaurito in questo breve articolo, rimando in calce all’apporto di medici, studiosi ed esperti[1]. 
Infatti secondo queste teorie ideologiche basate su assiomi lanciati anche dalla trans lesbica Simone de Beauvoir con lo slogan ‘donne non si nasce, ma si diventa!’ e montati da certa corrente laicista, la realtà sessuale maschile o femminile non è quella che ognuno di noi può constatare sul proprio corpo con le caratteristiche fisiche, anatomiche e fisiologiche che lo contraddistinguono, e nemmeno può essere la persona con la sua ragione, volontà, sentimento, amore, a dominare e decidere dei propri impulsi e tendenze, cioè di sé stessa, ma è tutto il contrario, cioè sono le tendenze sessuali che comandano la persona, anzi la telecomandano, a tal punto da indurre la persona a cambiare più volte sesso nella vita. 
Da queste premesse infondate che rasentano la follia, ma presentate come verità assoluta, si capisce che perfino il matrimonio omosessuale è ormai superato perché è del tutto sconsigliabile impegnarsi con un solo partner se le tendenze ne propongono due/tre per volta, anzi, bisogna prepararsi anche agli eventi più incredibili e sconvolgenti, cioè quelli di considerarci mamme e di scoprire che abbiamo invece la tendenza ad essere . . . papà!, dal momento che, una volta accettate queste allucinanti premesse, si entra in una fase di completo accecamento, in una spirale perversa e diabolica perché si perde il ben dell’intelletto, dopo che si è voluto perdere Dio, unico garante anche della nostra sana intelligenza. L’imposizione del Consiglio d’Europa di voler abolire i dolcissimi nomi di ‘mamma e papà’ con quelli orripilanti di ‘genitore A e genitore B’ risponde anche all’eventuale necessità di assecondare un rapporto sessuale incestuoso senza remore né sensi di colpa, qualora si presentasse questa tendenza. Forse col tempo legalizzeranno anche la tendenza al rapporto zoofilo e al sacrificio umano del partner, in ossequio alla cultura Maja e Incas, purché si eviti il solo, vero, grave, imperdonabile reato che è l’omofobia perché, chi si oppone, rischia condanne.
Ma chi ha potuto dare una veste addirittura scientifica a una fanta filosofia così demenziale e assurda, come se fosse la più sensazionale delle scoperte da vivere e diffondere sin dalle scuole elementari? Solo un poveraccio ossessionato dal sesso che ha dedicato a quello tutta la sua vita. Si tratta infatti di un singolare ricercatore statunitense, certo dottor Alfred Kinsey[2],  (1894.1956), prima entomologo, appassionato di insetti, poi assistente di zoologia all’Indiana University, che iniziò ad interessarsi di sessualità dal vivo, cioè attraverso lezioni dove praticava nudismo, sesso e contraccezione sia in famiglia che con gli alunni, secondo il motto per cui ‘è auspicabile che ogni persona possa sperimentare ogni tipo di contatto sessuale, anche zoofilo perché il sesso da’ piacere in molti modi, purchè lo si lasci libero’.  I suoi esperimenti, condotti fra il dissenso di molti colleghi, furono presto protetti e sostenuti dalla massonica Rockefeller Foundation che trasalì di gioia all’idea di aver trovato l’uomo giusto da foraggiare per i suoi fini, elevandolo ad autorità scientifica. Collaboratore di Kinsey fu John Money (1921-2006), psicologo e sessuologo, il quale sperimentò su due fratellini maschi questa sua teoria, Bruce e Brian Reimer, facendoli diventare femmine, ma costoro, dopo terribili traumi e sofferenze, nell’età della giovinezza, finirono suicidi [3].  
Ciononostante, sono riusciti a rivestire queste perversioni sessuali di tale presunta scientificità da proporli dall’alto delle cattedre universitarie come verità inoppugnabile, nel totale disprezzo delle leggi italiane che non prevedono questo tipo di docenza. Pertanto si capisce come la Fornero, in ossequio a queste direttive massoniche imposte dal Consiglio d’Europa, cerchi di provvedere non solo a legalizzare quanto sopra, ma anche a promuovere adeguate iniziative a livello scolastico al fine di cominciare a instillare nella mente in formazione dei nostri bambini il dubbio sulla loro vera identità, in modo tale da lasciarli liberi di decidere se vogliono essere maschi o femmine, o un ibrido indefinito, anche con l’ausilio di farmaci che bloccano lo sviluppo dei bambini a 12 13 anni, come già fatto in Gran Bretagna, Svezia e Canada, per permettere loro di decidere del loro sesso, come se non fosse già evidente sin dalla nascita! E tutto questo viene offerto subdolamente, ipocritamente, infilando questi dubbi qua e là come materia di normale educazione sessuale o civica, sin dalle elementari, da insegnanti ben preparati allo scopo!  ‘Il diavolo è padre della menzogna e omicida’ dice la sacra Scrittura.
E non c’è nulla di peggio che insinuare ad un preadolescente il dubbio che egli possa essere l’uomo ragno o il re della foresta, per creargli nel cervello dubbi atroci o false certezze che possono avere conseguenze tragiche perché, una volta che i ragazzini hanno imparato che è giusto lasciarsi liberamente condurre dagli istinti sessuali, come saranno in grado di usare il dominio di sé, poi, in tutte le altre circostanze della vita?  Quali garanzie di equilibrio, di professionalità, di responsabilità potranno dare per il bene comune? Infatti assistiamo impotenti a episodi di mancanza di controllo degli istinti più irrazionali, di aggressività, collera, furti, violenze, droga, bullismo, perfino sadiche torture, omicidio e anche suicidio per disperazione.    Questi sono i frutti della cultura del gender: o zombi o criminali o entrambi!
È ciò che vogliono i fautori del ‘Nuovo Ordine Mondiale’, cioè la fine dell’oscurantismo religioso cattolico che propone amore, fedeltà, castità e impegno per la vita, per istituire la società del bengodi, senza censure e senza inibizioni, una società che vuole sconvolgere la stessa Antropologia tagliando finalmente i lacci della parentela per permettere a tutti di vivere liberi e giocondi in una sorta di giungla selvaggia! 
È ORA DI SMETTERLA CON IL NOSTRO COMPLESSO DI INFERIORITÀ E DI REAGIRE 
Vista la gravità della situazione, faccio un appello accorato a tutti i genitori, educatori e soprattutto ai Vescovi e Sacerdoti affinché intervengano subito con forza controllando bene i programmi scolastici al fine di chiedere l’abolizione delle lezioni di educazione sessuale nelle scuole, perché assai pericolose per lo sviluppo psicofisico dei bambini oltre che per la loro anima, chiamata non a ruspare nell’immondezza nauseante che ottenebra il cielo, ma a godere della bellezza e della gioia del vero amore qui sulla terra, preludio di quello del Cielo che dura per l’Eternità.

(segue terza e ultima parte:  gender e senso comune)

NOTE:


[1]  Chiara Atzori, Il binario indifferente, Uomo e donna o GLBTQ? Sugarco Edizioni, 2010
   Bruto M. Bruti, La nostra sessualità, felicità, desiderio e piacere nell’essere umano, Sugarco edizioni, 2010
   Dale O’Leary, Maschi o femmine, la guerra del genere, Ed. Rubettino, 2006 
   Andrew Comiskey, L’identità ferita, Ed. S. Paolo, 2010
   Rudolf Allers, Psicologia e cattolicesimo, D’Ettoris Editori, 2009  
[2] A.C. Kinsey, Pomeroy, Martin, Il comportamento sessuale dell’uomo, Bompiani, Milano, 1950
[3] Roberto Marchesini, Come scegliere il proprio orientamento sessuale, o vivere felici, Ed. Fede & Cultura.
[4]   Ugo Borghello, Liberi dal sarcasmo, come prevenire le derive negative del gruppo di coetanei, Ed. Ares, 2011  
    Marco Fasol, Eros greco e amore cristiano, furono davvero opposti?, ed. F&C, 2011
    Miguel Angel, Martì Garcia, L’intimità, conoscere e amare la propria ricchezza interiore. Ed Ares, 2004

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