La nuova moda femminile
Forse sarà
solo l’arrivo dell’autunno con il primo freddo a metter fine a quella
deplorevole esposizione di gambe, gambine, gambotte, cosciotte che le ragazze,
e anche certe donne mature che si credono perenni ragazzine, amano esporre al
pubblico girando per la città praticamente come se fossero in mutande e
canottiera, perché è di moda far
arrivare la canotta, spesso lacera e scollatissima, a livello del pube, coperto appena da una sorta di braghetta-mutandina pressoché invisibile e di pessimo gusto. E’ davvero così malridotto il nuovo “Made in Italy?”
arrivare la canotta, spesso lacera e scollatissima, a livello del pube, coperto appena da una sorta di braghetta-mutandina pressoché invisibile e di pessimo gusto. E’ davvero così malridotto il nuovo “Made in Italy?”
Senza dire di
quando espongono anche l’ombelico, come se fossero in spiaggia sotto il sole,
ignorando che per ogni luogo c’è un diverso abbigliamento da indossare, e che
l’intelligenza si dimostra anche nel modo personalizzato di vestirsi! Addio
alla multiforme bellezza delle gonne colorate e svolazzanti come farfalle: a
pois, con fiorellini, di piqué, di raso, di lino…, a quelle camicette eleganti
di pizzo o chiffon! Povere donne quanta
pena fanno nel vederle passare in quelle condizioni da pezzenti miserabili: in mutande
e canottiera, tutte uguali come pecore nude di un gregge belante, trasandato e
telecomandato!
L’abbigliamento
è sinonimo della personalità di ogni individuo e anche del modo di vivere di
un’epoca storica, e adesso che tutto è all’insegna della trasgressione, vediamo
che, solitamente, la donna che si vanta di esporre le sue nudità, neppure fa
mistero di concedersi facilmente a chi allunga audacemente la mano, sposato o
meno che sia, soprattutto se è noto per la sua buona posizione sociale e
finanziaria; si separa altrettanto facilmente da marito e figli considerati
palle al piede per inseguire false chimere di carriera o di libertà senza
responsabilità ecc. ecc.
E anche se chi
ne fa le spese, alla fine, è quasi sempre “il gentil sesso”, l’idea di cambiare
stile di vita assumendo un atteggiamento meno provocante, più fedele, semplice,
pudico, sincero, di vero amore per la famiglia anche se richiede sacrificio,
ecc.… sembra essere decisamente lontano e improponibile. E sull’onda di questa
moda trasgressiva, accettata come progresso, tutti chiudono un occhio anche se
i risultati sono: schizofrenia, sofferenza, depressione, evidente squilibrio e
fragilità nelle nuove generazioni, fino ad arrivare ai “ferri corti” della
criminalità e del femminicidio.
Sindaci svegliatevi, e se i problemi sono
più grossi di voi, quello che potete fare è di emanare un severo provvedimento
pubblico a salvaguardia del pudore e del buon gusto, almeno per l’onore della
vostra città. La società civile infatti penalizza chi mangia un panino sui
gradini di un monumento, o chi non fa la raccolta differenziata, ma le donne
che circolano seminude per la città o le coppie che fanno sconcezze nei luoghi
pubblici davanti agli occhi di tutti, anche dei bambini, vengono lasciate
indisturbate, mentre è proprio quello il vero immondezzaio da rimuovere.
Forse è anche da questi
segnali che la donna, assieme alla sua femminilità, eleganza e buon gusto, ha finito
col perdere anche la sua dignità e il ben dell’intelletto, salvo i soliti casi
eccezionali.
Nessun commento:
Posta un commento