LETTERA APERTA
AL SINDACO
DI VERONA FLAVIO TOSI
A S. E.
R. MONS. ZENTI VESCOVO DI VERONA
Dopo la diatriba tra il Vescovo di Verona Mons. Zenti che
afferma perentoriamente che la famiglia è una sola, quella fondata sul vincolo
matrimoniale tra un solo e una sola donna aperto alla vita, contro le
affermazioni del Sindaco di Verona Tosi che vorrebbe regolarizzare tutte le
coppie di fatto con la motivazione che “bisogna
dare la possibilità a chi si vuole bene di aiutarsi” io chiedo, a nome di
moltissimi altri cittadini: che cosa
vuol dire, signor Sindaco con questa frase?
Il cittadino è già tutelato come individuo a norma di legge
e pertanto stabilire di aiutarlo in base al fatto che due o più si
vogliano
bene e decidano di vivere insieme in una sorta di indefinibile “unione” è
davvero un’idiozia. Neppure il legislatore se lo propone perché guarda ai fatti
concreti e non ai sentimenti. Sulla base
di quale “amore” e di quale “unione”si dovrebbero aiutare costoro? Ci sono
varie forme di convivenze e varie tipologie di “amore”, tutte lecite. C’è
l’amore fraterno, materno, paterno, di amicizia, di parentela, di simpatia, di
condivisione di ideali, di gruppo, di lavoro, di appartenenza religiosa o
sportiva o associativa, c’è l’amore per gli animali, l’amore per i poveri, i disabili,
i carcerati, gli emigrati ecc. ecc. Quando uno non si accoltella, tutto è
amore!
Ma al di sopra e al di fuori di tutte queste tipologie di
amore e di convivenza, ESISTE UN UNICO AMORE VISSUTO IN UNA MANIERA DEL TUTTO
DIVERSA DALL’ELENCO CHE HO FATTO CHE È L’AMORE
CONIUGALE, CHE SI DISTINGUE DA TUTTI GLI ALTRI PERCHÉ PREVEDE IL DIRITTO
ALLA CESSIONE DEL PROPRIO CORPO ALL’ALTRO, IN UN VINCOLO DI AIUTO E DI FEDELTA’
RECIPROCAMENTE ASSUNTO E VOLUTO DAVANTI ALLA SOCIETA’ E A DIO PER TUTTA LA VITA
CHE SI CHIAMA MATRIMONIO, APERTO ALLA VITA E AL MANTENIMENTO DEI FIGLI, CON PRECISI
DIRITTI E DOVERI.
Se l’amore paterno o
fraterno diventasse amore coniugale? Orribile? Finora è perseguibile anche a norma di legge e si chiama “incesto”
anche se alcuni lo vogliono rendere normale, come la pedofilia. O se l’amore di
amicizia, di associazione, di simpatia, di gruppo diventasse amore coniugale?
Altrettanto orribile? Dobbiamo tutelare anche queste forme di sessualità
perversa come se fosse amore? E in base a quale grado e tipologia di amore
e di unione? Chi lo stabilisce? Alle volte ci si mette insieme anche tra
studenti o colleghi di lavoro semplicemente per dividere le spese dell’affitto
in particolari situazioni e nulla più. Tuteliamo anche questi come coppie di
fatto? Ma per favore! Perché vi addentrate in un vespaio illogico e immorale
del genere! Dio ve ne chiederà severamente conto!
È vero che, tra tutti
questi, esiste anche l’amore di un uomo e di una donna che decidono di stare insieme
come marito e moglie però senza vincolo, al di fuori del matrimonio in un
rapporto di convivenza anche accettando i figli, ma allora perché vogliamo
obbligarli a registrarsi se vogliono vivere così? Perché concedere loro dei
diritti se non vogliono assumersi i loro sacrosanti doveri? Se vogliono,
possono sempre sposarsi civilmente, secondo le regole della nostra Costituzione,
altrimenti lasciamoli in pace per favore e non andiamo a stanarli a tutti i
costi, violentando anche la loro libertà e la loro privacy.
Nel privato ciascuno è libero di fare quello che vuole,
anche di vivere con uomo e uomo in un rapporto carnale contro natura, purtroppo
(non coniugale perché lo impedisce la configurazione biologica dei corpi che è
già di per sé eloquente), ma da qui a
voler legalizzare ogni tipologia di rapporto SOTTO IL TITOLO INGANNEVOLE DI
“UNIONE” COME SE TUTTO FOSSE LECITO PURCHÈ NON LO SI CHIAMI “MATRIMONIO” c’è
una bella differenza, e chi lo fa si assume una grandissima responsabilità
davanti alla società e davanti a Dio perché libera una “valanga di
perversioni” insanabili e irreversibili che danneggiano innanzitutto l’uomo e
poi la società.
Se poi si pensa che ci sono degli “ORCHI” a livello europeo
e mondiale che vogliono imporre ai bambini sin dalle scuole primarie questo
insegnamento sessuale perverso, aspettiamoci di tutto e di peggio su questa
nostra povera umanità corrotta che, rinnegando la legge di Dio e il buon uso
dell’intelligenza e del proprio corpo, si sta autodistruggendo. Dio lascia fare
ma non strafare!
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