Come ai tempi del referendum
sull’aborto, nel 1978, quando gruppi, partiti, movimenti pro vita o femministe pro
aborto si mobilitavano con dibattiti, slogans, libri ecc. per sensibilizzare
l’opinione pubblica al fine di abrogare o confermare o modificare la legge che
il Parlamento aveva approvato, così pure adesso stiamo assistendo in questi
mesi che ci separano dalla prossima sessione del Sinodo sulla famiglia di
ottobre 2015 a una vera e propria corsa di associazioni, movimenti, Sacerdoti, Monsignori
e perfino Cardinali, tutti impegnati al fine di promuovere un “serrato dialogo su tutti i temi emersi al Sinodo sulla famiglia!”, (copio
da depliant di propaganda sul tema) come se il cristiano dovesse avere
dei
dubbi sulla fondatezza costitutiva dell’unica, vera famiglia!
L’aver indetto un Sinodo sulla famiglia affidandolo
a dei sondaggi diocesani a livello mondiale (nonostante la presenza in atto dell’Osservatorio
permanente sulla famiglia voluto da San Giovanni Paolo II,) come se la Chiesa
fosse un qualunque partito politico fondato sul voto della maggioranza per le
proprie “Costituzioni” interne, è stata un’iniziativa che non solo lascia
perplessi e sconcertati, ma che potrebbe portare a delle lacerazioni gravissime
dentro la stessa Chiesa perché sta già creando problemi di coscienza molto
gravi.
INTERVENTI CORAGGIOSI. Subodorando la gravità della situazione,
alcuni Padri Sinodali hanno cercato di correre ai ripari pubblicando dei libri
in difesa della dottrina cattolica di sempre, quali ad esempio “Permanere
nella verità di Cristo. Matrimonio e Comunione nella Chiesa cattolica, ed.
Cantagalli, oppure “La speranza della famiglia, ed.
Ares, del card. Ludwig Muller, prefetto della Congregazione della Fede,
pubblicazioni che gli stessi autori, tra i quali in particolare il Card. Burke,
pur nella sua non più giovane età, stanno presentando ovunque con vero coraggio
e sacrificio nel tentativo di difendere la famiglia di sempre, l’unica vera, quella
voluta da Dio per l’uomo e la donna in un impegno indissolubile. Ma da chi? Ci si chiede allibiti? Non
tanto dagli atei, come è sempre stato, ma da certi ecclesiastici (troppi ormai)
che hanno rinnegato le loro radici cristiane.
Molto significativo in proposito anche il
libro del prof. Antonio Livi, già Decano della Pontificia Università
Lateranense: “Verità della fede: che cosa
credere e a chi” ed. Leonardo, dove spiega come i cristiani
hanno il dovere di obbedire al Papa solo in relazione a Cristo, dal quale
egli ha ricevuto l’autorità di “pascere le sue pecorelle” nel suo Nome, e la
cui Parola egli deve custodire, interpretare e annunciare al mondo, “senza
aggiungere e senza togliere alcunché”.
LE NUOVE CORRENTI SINODALI. Infatti
si può dire che ormai stanno dilagando all’interno della Chiesa quelle teorie
che, in nome della prassi pastorale del momento, assecondano le miserie di
questo povero mondo espresse dai sondaggi anzidetti e da certe Conferenze
Episcopali, nel più totale abbandono della dottrina perenne della Chiesa fondata
sulla Parola di Gesù che invita a passare per la porta stretta perché larga è
la strada che porta alla perdizione.
Sono sorte così le varie correnti di
propaganda in vista del prossimo Sinodo, alcune diciamo “estreme” che chiedono
di accogliere, benedire e regolarizzare i rapporti gay anche da parte della
Chiesa, come propone “Il coordinamento delle teologhe cattoliche” (laddove per
“cattolico” oggi si intende ecumenico se non addirittura eretico), la cui
Presidente, una certa dott.ssa Cristina Simonelli che insegna da anni presso
l’Istituto teologico dell’Italia settentrionale, in particolare a Padova e
Verona (da decenni telecomandati, come altri, da forti lobby protestanti) si
sta mobilitando per presentare, con altri, un libro dal titolo “L’amore omosessuale”.
Vedi link.
http://www.teologhe.org/?ai1ec_event=06-05-2015-vicenza-presentazione-libro-lamore-omosessuale-di-beatrice-brogliato-e-damiano-migliorini
QUALE FAMIGLIA. Ma la più grande e pericolosa
corrente di pensiero che sta dilagando è quella che, partendo dall’esclusione
categorica delle unioni gay, sembra privilegiare la famiglia naturale, mentre
invece si capisce in seguito che costoro considerano “famiglia” non solo quella
unica e indissolubile sancita dalla legge civile e dal Sacramento del
matrimonio, ma tutte le altre forme di convivenza, sia pure eterosessuali: famiglie
di fatto con o senza figli, coppie sciolte e ricomposte anche più volte a forza
di separazioni e ricongiungimenti con partner diversi, single che vivono
comunque rapporti occasionali col loro partner senza impegno né responsabilità,
convivenze prematrimoniali perenni, ecc. perché anche queste “realtà”, sia pure
di peccato, dicono, devono essere accolte dalla Chiesa che è madre di tutti, a
maggior ragione nei confronti di chi soffre di più come queste coppie emarginate
che avrebbero invece “il diritto” di ricevere la Comunione, come tutti gli
altri fedeli, in quanto la Comunione deve essere “un aiuto per i peccatori e
non un premio per i giusti!” ecc. ecc. Tutto
stravolto in modo subdolo e pietista! Come se tutti fossero lì ad agognare
di ricevere l’Ostia santa quando nemmeno si degnano, “sposati o divorziati”, giusti
o peccatori, di andare alla Messa che è per tutti o di entrare in chiesa a
pregare Dio.
Sulla stessa linea anche i relatori della
conferenza tenutasi a Verona il 9 maggio, Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del
Pontificio Consiglio per la famiglia, e don Antonio Sciortino, direttore del
settimanale Famiglia Cristiana, presente la sottoscritta, i
quali, in linea con quanto suesposto, dopo aver presentato la famiglia come
“vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo”, elogiandola come perno della
società, ecc. alla fine anch’essi hanno messo il dito nella solita “piaga”, ribadendo
come sia ormai doveroso concedere la Santa Comunione a tutte le varie tipologie
di separati e conviventi ecc. adducendo le motivazioni più inverosimili.
ACCOGLIENZA DA PARTE DELLA CHIESA. Non è
certo una novità che la Chiesa accolga tutti, santi e peccatori, cristiani e
non cristiani, anche per le loro necessità corporali e materiali, pur sapendo
che compito principale ed essenziale della Chiesa è quello di difendere e
diffondere la Parola di Gesù come le è stata consegnata da Gesù Cristo,
soprattutto in vista della Vita Eterna alla quale siamo TUTTI destinati, che ci
crediamo o no.
Ma per
quanto riguarda la vita spirituale dei battezzati con situazioni famigliari
difficili, sta al parroco, o al Vescovo, o al superiore responsabile della
comunità… valutare ciascun caso singolo o di coppia, se ci sono le condizioni e
la consapevolezza da parte degli interessati per ricevere la Comunione, auspicando
comunque che si faccia un netto distinguo fra le nuove famiglie “di fatto”
costruite spesso superficialmente sulle macerie della prima, vera famiglia, e
quei coniugi traditi e abbandonati che decidono in modo eroico di rimanere fedeli
al proprio coniuge, come da giuramento fatto davanti a Dio e alla società, assumendosi
anche l’onere della cura e educazione dei figli, e riconquistando spesse volte
anche il ritorno del marito o della moglie. E questi sono più numerosi di
quello che si crede, soprattutto certe mogli eroicamente fedeli. Bisogna
vagliare caso per caso chiedendo luce allo Spirito Santo senza gettare tutti
nello stesso “calderone”.
LA COMUNIONE A TUTTI. Su questo
argomento la tradizione bimillenaria della Chiesa ha posto dei paletti ben
precisi che non vanno buttati alle ortiche, solo perché è stato nominato da papa Bergoglio un Segretario del Sinodo,
il card. Kasper, che vuole stravolgere e liberalizzare tutto, come se
l’Eucaristia fosse un “premio di consolazione” per tutti gli afflitti, giusti o
peccatori. CI CREDIAMO O NO CHE L’EUCARISTIA E’ IL CORPO DI GESU’ CRISTO
VIVO E VERO CHE VA TRATTATO CON SOMMO RISPETTO E RIVERENZA, E NON UN PURO
SIMBOLO DI FEDE COME CREDONO I PROTESTANTI E ORMAI ANCHE CERTI CATTOLICI?
Da quando in qua si da la Comunione a tutti,
per non discriminare nessuno? Qui si nasconde un inganno diabolico! Ma l’insistenza
con cui certa Gerarchia vorrebbe offrire l’Eucarestia alla gente, in “massa”, o
per “categorie”: sposati, divorziati, separati, conviventi, single con amante
occasionale ecc. (indipendentemente dalle loro personali disposizioni interiori),
lascia a dir poco allibiti e scandalizzati! Eppure questa sembra
essere la linea che la maggior parte dei Padri sinodali stanno percorrendo con
gravissimo rischio per la Fede, rischio che non può essere ignorato da Papa
Bergoglio, il Papa del dialogo, del confronto, del dibattito e per molti, anche
della confusione, il quale ha detto che alla fine l’ultima parola spetterà a
Lui! Che lo Spirito Santo lo assista.
Illuminante
a tale proposito l’ultimo libro a cura di Mons. Antonio Livi “Dogma e pastorale”. L’ermeneutica del
Magistero dal Vaticano II al Sinodo sulla famiglia, ed. Leonardo Da Vinci.
Vedi link http://www.editriceleonardo.net/index.php?id_cms=38&controller=cms.
Che ha come sottotitolo questa frase molto eloquente “Il Magistero non farà mai proprie le proposte di riforma pastorale che
contraddicono il dogma invece di interpretarlo”.
CHI CAMMINA SI SPORCA. Va comunque spiegato che nella Chiesa cattolica
non ci sono due categorie di fedeli, quella dei giusti e quella dei peccatori,
i primi degni di ricevere la Comunione e i secondi invece umiliati e castigati!.
Falso! Nella Chiesa c’è una sola
categoria di uomini che è quella dei “poveri viandanti” i quali, camminando per
le vie polverose e fangose del mondo, si sporcano tutti, inevitabilmente, piedi
e corpo. Ma con la differenza che alcuni, anzi, molti, se ne rendono conto
e ricorrono al rimedio “dell’acqua” per lavarsi, cioè alla Confessione
periodica prima di profumarsi e di accostarsi alla “mensa”, col proposito in futuro
di scansare almeno le pozzanghere peggiori, (e questo comporta sempre un gesto
di umiltà richiesto da Gesù prima di offrire il perdono).
Mentre
altri si crogiolano nel fango senza mai cercare l’acqua, a tal punto che quel
fango diventa poi crosta sempre più dura, spessa e irremovibile, che rischia di
paralizzare corpo e anima offuscando anche la nostra vista che diventa sempre
più cieca davanti alla Maestà di Dio.
L’INGANNO DIABOLICO. LA DUPLICE
DISSACRAZIONE. Con queste premesse il prossimo Sinodo, all’insegna
del falso buonismo e della modernità, potrebbe
arrivare a una duplice dissacrazione, sia nei confronti del Sacramento del
Matrimonio che dell’Eucaristia.
Nel caso del Matrimonio, per il
fatto che, nel mettere sullo stesso piano la vera famiglia con altre tipologie di
convivenza, attribuendo a queste ultime dei “diritti” senza corrispondenti
doveri, si rischia di vanificare lo stesso Sacramento del Matrimonio.
Nel caso dell’Eucaristia, perché, volendola
in un certo senso “liberalizzare” alla maniera delle leggi umane per “darla in
pasto” a tutti, nel totale disconoscimento delle norme prudenziali e canoniche previste
dalla dottrina perenne della Chiesa, si rischia di esporre la Santa Eucaristia
alla più totale profanazione e dissacrazione!
Ma ci rendiamo conto della gravità di ciò che
sta accadendo in modo da correre ai ripari prima che sia troppo tardi? Aperta questa prima breccia, non ci si ferma
più. Perché privilegiare solo divorziati e adulteri eterosessuali con la
Comunione gratuita discriminando tutti gli altri? Mettiamoci dentro tutti,
stupratori e pedofili compresi, se seguono la loro tendenza! Ma allora, perché
non offrirla anche ad altre “categorie” di peccatori, ad esempio ai ladri,
usurai, disonesti, imbroglioni, tiranni, dittatori, assassini, criminali, ecc.?
E perché solo ai peccatori battezzati e non a quelli di altre confessioni
religiose, buddisti, ebrei, musulmani, pagani invitandoli tutti alla “sacra
mensa” che accomuna l’umanità intera nell’unica Religione Mondiale voluta dalla
massoneria anche attraverso la complicità di “Alti Prelati?” Il Signore Gesù non
tarderà molto a farsi sentire e quando ciò dovesse accadere, non domandiamoci
scandalizzati il perché, ma battiamoci il petto.
RICORRIAMO AL CATECHISMO PER NON PERDERE LA BUSSOLA.
CONDIZIONI NECESSARIE PER RICEVERE LA SANTA COMUNIONE. Il
Catechismo della Chiesa Cattolica promulgato da S. Giovanni Paolo II sulla scia
della tradizione bimillenaria della Chiesa, di cui almeno il Compendio andrebbe
approfondito nella sua sintesi preziosa, afferma che le Sacre Specie
Eucaristiche, cioè la Presenza viva e vera di Gesù nell’Ostia Santa, devono
essere assunte solo a tre precise condizioni (Compendio n. 291):
1) essere incorporati alla Chiesa
Cattolica col Battesimo
2) essere in stato di Grazia,
cioè senza coscienza di peccato mortale; chi è consapevole di aver commesso un
peccato grave deve ricevere il Sacramento della Riconciliazione prima di
accedere alla Comunione.
3) essere pienamente consapevoli
di “CHI” si va a ricevere preparandosi con spirito di raccoglimento e di
digiuno dal cibo da almeno un’ora!
CONDIZIONI NECESSARIE PER LA VALIDITA’ DEL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE.
Per quanto riguarda il Sacramento della Confessione il Compendio del
Catechismo della Chiesa cattolica ribadisce al n. 303 la dottrina di sempre e
cioè il dovere di rispettare anzitutto
le condizioni essenziali per la sua validità che sono:
1) diligente esame di coscienza
almeno dall’ultima confessione;
2) la contrizione, cioè il
pentimento sincero per il male che si è compiuto, unito al proposito di non
commetterlo più e di fuggire le occasioni prossime di peccato;
3) la confessione personale che
consiste nell’accusa fatta davanti a un sacerdote confessore che rappresenta lo
stesso Cristo dal quale egli ha ricevuto il potere di perdonare il peccato;
4) la
soddisfazione, cioè il compimento di certi atti di penitenza, per lo più
preghiere, che il confessore impone come riparazione del danno causato dal
peccato.
DELIRIO DI ONNIPOTENZA. Mai come in questi ultimi decenni si sta
toccando con mano il delirio di onnipotenza dell’uomo che rifiuta Dio, anzi che
lo sfida, credendosi padrone della vita e della morte, attraverso manipolazioni
genetiche le più ripugnanti che si possano immaginare, come quella di ottenere
embrioni ibridi da animale-uomo! E poi tutte le altre più comuni, con uteri in
affitto, embrioni congelati su ordinazione per tutti, single, gay, bis, trans,
plus… con giri d’affari enormi per le lobby farmaceutiche che stanno
manipolando le nostre coscienze con opportuni lavaggi del cervello. E tutte queste aberrazioni derivano
essenzialmente dal fatto di aver accettato l’esistenza di più tipologie di
famiglie o di coppie con diritto al figlio in provetta.
MISERICORDIA E CONVERSIONE. A questo
punto gravissimo di immoralità, perversione e dissacrazione come mai si è
riscontrato nella storia della Chiesa, CHE SENSO HA PARLARE DI MISERICORDIA
SENZA FARLA PRECEDERE DAL DOVERE DELLA CONVERSIONE? DAL RICONOSCIMENTO DI AVER
SBAGLIATO, PECCATO, OFFESO DIO E IL PROSSIMO? DALLA NECESSITÀ DI CHIEDERE
PERDONO A DIO CAMBIANDO DRASTICAMENTE VITA? Offrire gratuitamente misericordia
senza queste precise condizioni sarebbe come ingannare la persona, la quale
comunque non si sentirebbe a posto in coscienza senza aver prima sperimentato
la freschezza “dell’acqua pulita” (la Confessione) sulla propria persona. Sarebbe
come coprire di profumo il fango.
Nella Bolla papale si è parlato
sì di confessione, ma al volo, come fosse un “optionall”, mentre si è pensato
bene di inviare una sorta di “missionari della misericordia” in giro per le
diocesi, con lo scopo di dispensare
gratuitamente quel “perdono”, anche in casi gravissimi, si dice, che forse
gli stessi Vescovi avrebbero difficoltà a concedere, se non vedono nella
persona le condizioni chiare per poterlo ricevere, (in pratica la volontà di
essere prima lavati dal “fango” riconoscendo di essere sporchi, e solo in
seguito “profumati” con la divina misericordia) pena l’invalidità del
Sacramento e la gravissima responsabilità dei Pastori ai quali Dio chiederà
severamente conto del loro operato. Ma questi strani “missionari
plenipotenziari e accentratori” pare che possano soppiantare anche i Vescovi. Fatto assai inquietante da non sottovalutare.
“SIGNORE, DA CHI ANDREMO?” Ma allora, da chi
andremo noi a questo punto catastrofico del mondo dove incombono le tenebre, dove
non c’è più alcuna sicurezza, dove tutto vacilla, dove esiste solo odio e
persecuzione, e dove le stesse autorità ecclesiastiche ci deludono o tradiscono
con una superficialità spaventosa, e la vera Chiesa è costretta a vivere
nascosta, umiliata e perseguitata nelle catacombe? Andremo da Renzi? Da Obama? Da papa
Bergoglio che ha messo in moto tutto questo caos? Dai veggenti? I quali
stanno proliferando ovunque ma su un punto sono tutti d’accordo, nel chiedere “conversione e preghiere a Gesù per mezzo di
Maria perchè si profilano tempi brutti”.
Il grande Papa Benedetto XVI ha più volte spiegato nel suo profondo e
chiaro pontificato sempre boicottato questo fenomeno della insicurezza che
percepiamo dentro di noi oltre che dentro le viscere della terra che spesso trema
creando panico e seminando vittime. “La terra si ribella all’uomo perché l’uomo
si ribella a Dio. È l’antico peccato originale che riemerge nei secoli e che
provoca perfino la reazione della terra. Dice il Salmo 81 “movebuntur omnia
fundamenta terrae” vacillano le
fondamenta della terra. Lo vediamo oggi con i problemi climatici, come sono
minacciate le fondamenta della terra. Ma sono minacciate dal nostro comportamento!
Vacillano le fondamenta esteriori perché vacillano le fondamenta interiori, le
fondamenta morali e religiose, la fede dalla quale segue il retto modo di
vivere. Le fondamenta della terra non possono vacillare se rimane ferma la
fede, la vera saggezza. (Papa
Benedetto 11.10.2010 meditazione all’assemblea del Sinodo dei Vescovi del Medio
Oriente)
“SIGNORE, DA CHI ANDREMO?” affermò
con forza San Pietro dopo che molti discepoli avevano abbandonato Gesù perché
“scandalizzati” da certi suoi discorsi troppo duri e incomprensibili quando
preannunciò con fermezza l’Istituzione dell’Eucaristia: “Io sono il Pane vivo disceso dal
Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno, e il Pane che io darò è la
mia Carne per la vita del mondo” (Gv. 6,51). “Questo linguaggio è duro,
chi può intenderlo?” affermarono i suoi discepoli mentre lo abbandonavano
delusi”.
E Gesù rivolto ai suoi Apostoli, senza togliere una virgola alla
“durezza” del suo discorso, li apostrofò: “Volete andarvene anche voi?” Gli ripose Simon Pietro “Signore, da chi andremo?
Tu solo hai Parole di Vita Eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei
il Santo di Dio!” (Gv, 6,59) Solo Gesù è la risposta a tutti i problemi
dell’uomo, e assieme a lui, il nostro modello sulla terra, LA FAMIGLIA DI
NAZARETH. Invochiamoli con fiducia:
GESÙ,
GIUSEPPE E MARIA, SALVATE CHIESA E ITALIA,
COSÌ SIA.
Non c'è da aggiungere altro ad una analisi perfetta completa reale di ciò che stiamo drammaticamente vivendo.
RispondiEliminaPurtroppo siamo perlopiù pecore senza pastori, la misericordia tanto sbandierata sta di fatto cancellando il sacramento della Confessione, primo ed efficace esorcismo che ci libera dagli artigli del maligno e altra grave conseguenza è l'affievolirsi inesorabile della preghiera!!!. Siamo ormai come pecore da portare al macello!!!!
MARANATHA - VIENI PRESTO SIGNORE GESÙ!!!
E' sempre lei la Donna vestita di Sole, che ci dona il suo Bambino Immacolato, che svelera' il mistero dell'iniquita', che in questo tempo si attua nel suo apice, determinando la "CADUTA DI BABILONIA LA GRANDE".
RispondiEliminaSoluzione: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi; perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità." Apocalisse 18,4-5.