Santo Natale 2015
Il Natale
cristiano, “Dio con noi”, con tutto il suo carico di gioia, di fiducia e di
speranza, è alle porte, tuttavia siamo così travolti da continue insidie e valanghe
di iniquità, che rischiamo di perdere il suo profondo significato. La guerra
che avanza su più fronti, lo Stato che ci sottrae perfino la casa dove viviamo,
il lavoro e i pochi beni di famiglia, ma quel che è peggio, ci vediamo
sottrarre il patrimonio di fede cristiana bimillenario proprio da parte di
quella società ecclesiastica che non è più segno di contraddizione perché vuole
confondersi col mondo.
Come se non bastasse, ci vediamo costretti a
combattere contro due tipi di terrorismo: quello islamico e quello di Bruxelles
che hanno un fine comune: la distruzione del cristianesimo, ma i sistemi sono
diversi: il primo fa saltare le teste, ma il secondo è forse peggiore perché fa
saltare l’anima, i valori cristiani, i principi sui quali si fonda la dignità
dell’uomo e il suo destino di eternità. Se è
giusto e doveroso reclamare
giustizia contro coloro che, con frode gravissima, ci sottraggono il nostro
“patrimonio finanziario”, con molta più forza dovremmo reagire contro coloro che
sottraggono ai nostri figli il “patrimonio genetico” attraverso il crimine del
gender, privandoli della loro vera identità, maschile o femminile, definita
irreversibilmente nel DNA. Il diavolo che non può scagliarsi contro Dio, si
accanisce contro l’uomo, fatto a sua immagine e somiglianza!
Arrivare
al punto da pervertire gli innocenti come obbligo scolastico significa aver
toccato il fondo della brutalità! Che non credano costoro e altri operatori di
iniquità che basti ottenere misericordia passando sotto le cosiddette “porte
sante” aperte a migliaia in tutto il mondo, (vera buffonata mai esistita nella
storia della Chiesa)! Occorre
innanzitutto la “conversione del cuore” che si esprime in tre modi: pentimento
dei peccati, confessione, riparazione.
L’uomo che
ha rinnegato il vero Dio ma pretende misericordia senza pentimento, finisce per
prostrarsi davanti a divinità pagane, quali la “Madre terra”, ad esempio, peccando
di idolatria come è stato fatto proprio nel giorno dell’Immacolata con la
proiezione di scenari infernali sulla facciata e cupola della basilica di San
Pietro, apparso come un segno premonitore, una terribile profezia: “I Consacrati,
gli Eletti, gli “Unti del Signore” chiamati da Dio a svolgere nel cuore della
Chiesa la loro sublime missione di mediatori tra Dio e l’uomo, tutti costoro che
hanno tradito la loro vocazione per adorare la “dea madre terra” implorando il
buon funzionamento dell’universo dai “dominatori di questo mondo” come fossero
più potenti di Dio che ha creato l’universo, mentre, come afferma S. Paolo ai
Corinzi “sono ridotti al nulla”, ebbene costoro avranno il castigo che meritano”.
Stolti! Temono la bufala dei due gradi in più di surriscaldamento del pianeta e
non temono la “fornace ardente del fuoco inestinguibile della Geenna (inferno) per
tutta l’eternità”, come afferma Gesù.
S. Paolo
lo afferma nella lettera ai Romani: “Mentre
si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti cambiando la gloria
dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di
uccelli, di quadrupedi e di rettili". (RM 1,22-23). Sono i figli che
hanno preferito rinnegare il proprio Padre Celeste per inseguire i diavoli di
questo mondo. Vogliono andare all’inferno con i diavoli? Che vadano pure. Dio
rispetta la libertà di tutti, purchè non attirino nella loro perversione altre
anime innocenti. Chi vuole salvarsi, anche all’ultimo momento, si salverà, dice
la Sacra Scrittura, invocando il nome del Signore con un sincero atto d’amore D’altra parte ciò che conta è la Vita Eterna,
cioè la Comunione con Dio, e se la perdiamo, abbiamo fallito tutto, quand’anche
vivessimo tra le meraviglie di questo mondo per cent’anni. La vita è come un soffio e a ciascuno di noi Dio assegna una moneta da
spendere: o per Dio o contro di lui.
Ma noi da chi andremo, Gesù? Tu sei il nostro Salvatore
e Liberatore, la fonte della Verità, della nostra gioia e felicità anche qui
sulla terra. Tu solo sei il Santo, l’Onnipotente, il Figlio di Dio fatto uomo
per la nostra salvezza. Lo preannunciò il profeta Isaia: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce (…) Poiché
un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il
segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre
per sempre, Principe della pace…” (Is. 9,1-5). Buon Natale! Ma Natale di
chi? Di quel Bambino, Uomo-Dio, Gesù! Se
manca quel Bambino non è Natale, e ci resta solo il panettone e tanta angoscia.
Mi scusi ma da quando le immagini del Creato sono infernali?forse mi é sfuggito qualcosa?
RispondiEliminaDa quando si sostituiscono al Creatore
EliminaSignore Gesù, vieni presto a liberarci
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