14. I NUOVI RITI
SATANICI
Satana vuole essere adorato come dio, ma questo non gli
basta: vuole sacrifici di ogni tipo e qualità, i più aberranti e dissacratori.
Siccome non gli bastano le messe nere dei suoi adepti sempre comunque difficili
da organizzare nei luoghi isolati e scomodi, ha escogitato un “sistema
capillare a vasto raggio” dentro le città, dentro gli ospedali, dentro le
scuole, dentro la chiesa.
L’aborto,
l’uccisione degli innocenti, è frutto del suo lavoro diabolico; la distruzione della famiglia a livello
ormai planetario, è frutto del suo lavoro diabolico; il gender nelle scuole per rovinare le creature fin da piccoli cosa
può essere se non opera diabolica? E così pure la pornografia, l’adulterio ormai scontato, i rapporti non
solo
prematrimoniali ma pre-adolescenziali in modo che si scavalca del tutto l’età
delle cotte, dell’innamoramento fatto di sogni e di carezze, insomma di tutte
quelle tappe della vita di una persona che la aprono al vero amore,
all’impegno, alla fedeltà, all’incontro con il compagno della propria vita e solo
quello per sempre! L’uomo, la donna nella loro dignità di persone e di figli di
Dio stanno per essere distrutti irrimediabilmente.
Ma il “capolavoro” distruttivo e sacrilego per eccellenza
Satana lo ha compiuto con una abilità davvero luciferina: corrompere la chiesa
dall’interno, soprattutto il clero, a iniziare dai seminari, non solo
attraverso una falsa teologia, cosa che richiedeva troppo tempo e fatica, ma
attraverso la distruzione di quella virtù che, per quanto non la più
importante, comunque certamente la più tenace perché è quella che sorregge
tutta la struttura spirituale dell’uomo: LA CASTITA’. E lo ha realizzato nel
modo più ignobile e schifoso che esista: attraverso l’omosessualità come una
nuova eresia “omoeresia” che coinvolgesse un po’ alla volta tutti i Prelati, si
da creare per forza una rete di omertà perché tutti o quasi erano colpevoli e
pertanto non potevano più permettersi di fare piazza pulita attorno a loro,
pena il ricatto. Anzi, più erano colpevoli, e più venivano premiati.
Questo cedimento della virtù della castità, soprattutto da
parte del consacrato e attraverso un peccato contro natura gravissimo che
“grida vendetta al cospetto di Dio”, come è la sodomia, comporta anche
l’abbattimento dell’altra colonna portante della Chiesa che è l’Eucaristia,
perché rende la celebrazione eucaristica, esclusiva del sacerdote, UNA
PROFANAZIONE GRAVISSIMA E RIPETUTA, PER TUTTE LE VOLTE QUANTI SONO I SACERDOTI
COLPEVOLI CHE CELEBRANO IN TUTTO IL MONDO, PER GIUNTA CONTINUA, COSTANTE, SENZA
PENTIMENTO E SENZA CONVERSIONE. Insomma un oceano di iniquità e di peccato. Questa
è stata e purtroppo non è ancora finita, la vittoria di Satana più terrificante
perché sta colpendo a macchia d’olio come un’epidemia mondiale tutto il
pianeta: l’uomo nella sua dignità di persona, la Chiesa, i Sacramenti, gli
innocenti…
E anche se la Messa per i fedeli è sempre valida, come
sostiene la dottrina cattolica, anche se celebrata da un sacerdote in peccato
mortale, tuttavia per chi celebra in certe condizioni di peccato grave, la
Messa diventa sacrilega e costui si gioca l’anima, come pure quei fedeli che si
accostano alla Comunione in peccato mortale. Il panorama non è certo
consolante, ma sappiamo che A DIO NON LA SI FA. E TUTTI COSTORO, PRETI, LAICI,
GIOVANI, ANZIANI, CATTOLICI O NO, SE NON SI CONVERTONO, FINISCONO NEGLI ARTIGLI
DEL DIAVOLO NEL PIU’ PROFONDO DELL’INFERNO PER TUTTA L’ETERNITA’.
Per aver avuto che cosa? Sesso, denaro, poteri! A che
servono? Neppure la gioia di un vero amore come accade fra uomo e donna, ma
solo sfoghi bestiali o peggio, dei quali neppure le bestie si degnerebbero, con
gravissimi pericoli anche per la salute, in quanto, come afferma la dott.ssa
Silvana de Mari, l’apparato ano-rettale non è certo indicato per i rapporti
genitali perché non è stato fatto per questo e pertanto si lacera molto
facilmente e spesso irrimediabilmente, provocando infezioni e malattie a sé e
agli altri. Talmente sono ripugnanti anche alla natura stessa queste azioni che
quasi sempre richiedono per essere compiute l’uso di droghe e l’invocazione di
presenze esoteriche che già da questa terra cominciano a impossessarsi delle
loro vittime nell’attesa di portarle all’inferno. Panorama affatto edificante.
Che possiamo fare noi cattolici,
piccolo gregge di Dio, davanti a questo dilagare di un male così travolgente
che sembra abbia trascinato con sé perfino la nostra fede e speranza in Gesù,
nostro Salvatore? SE ANCHE TUTTO IL MONDO TRADISSE NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO,
EGLI CONTINUA AD ESSERE NOSTRO DIO E SALVATORE, E ANCHE NOSTRO GIUDICE ALLA
FINE DELLA NOSTRA VITA QUANDO CI PRESENTEREMO DAVANTIA LUI. E’ IN LUI CHE
DOBBIAMO CONFIDARE SEMPRE E COMUNQUE E ABBIAMO ANCORA TRA NOI IL VERO PAPA, CHE
E’ BENEDETTO XVI, UNICO VERO PUNTO DI RIFERIMENTO PER I CATTOLICI DI TUTTO IL
MONDO.
Perseverare nella prosperità
è di tutti, perseverare nella prova è dei santi, degli eroi. Prima o poi la
tempesta si calmerà e vedremo orizzonti sconfinati di rara bellezza. Dio non
inganna mai i suoi figli devoti e guerrieri.
patrizia@patriziastella.com
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