IL SINODO DELL'IPOCRISIA
Come se non bastasse la
grancassa mediatica delle lobby a martellare fino alla nausea sulla questione
degli abusi sessuali, a tal punto da creare nell’opinione pubblica l’idea che,
alla fine, si possono anche accettare come “eccezione alla regola”, anche il
Vaticano, per non essere da meno, organizza un Sinodo di Vescovi da tutto il
mondo il 21 febbraio sullo stesso maniacale argomento, quasi fosse un vanto per
la chiesa, mentre ne è la sua vergogna resa volutamente pubblica dallo stesso
Vaticano per dare a tutti la possibilità di continuare a sputare sulla chiesa
cattolica. In pratica la chiesa che denigra sé stessa e si offre per essere
sputacchiata dai suoi stessi amici o nemici.
E mentre per la consacrazione
della Russia al Cuore Immacolato di Maria da realizzare a Roma con tutti i
Vescovi del mondo, condizione voluta dalla Madonna a Fatima nel 2017 per metter
fine a tutti i regimi comunisti e dittatoriali sparsi nel mondo, non si sono
trovati Vescovi disposti a venire a Roma, nonostante il ripetuto sollecito degli
ultimi Papi defunti, sta di fatto che adesso, in vista di questo “nobile”
convegno dal tema così “elevato e sublime” tutti riescono a trovare miracolosamente
il tempo per riunirsi in
Vaticano e continuare a “ruminare” su questo miserabile
argomento.- Perché non avere il coraggio di dire che due sono le cause
principali di tutti gli abusi e cioè: l’omosessualità e la teoria del
gender, “novità” che vengono insegnate ai bambini delle scuole primarie
come grande conquista di libertà mentre è un crimine da disperati senza
amore.
- Perché non parlare bellezza della castità secondo il volere di
Gesù? Dell’emozione del vero amore quando è accompagnato dal rispetto per
l’altro, nell’attesa del giorno in cui ci si dona reciprocamente in un
impegno d’amore totale per tutta la vita davanti a Dio e agli uomini? Ho
visto per esperienza personale che questi temi fanno commuovere e piangere
di gioia gli adolescenti.
Ma quello che ancor più
sconcerta di tutto questo è la denuncia del prof. de Mattei in “Corrispondenza
Romana” sull’argomento: “E’ stato
pubblicato un pamphlet LGBT contro la Chiesa.
Il titolo è “Sodoma” e l’autore Frédéric Martel, un noto attivista LGBT
francese. Il libro però è nato in Italia, nel corso di un colloquio tra l’autore
e l’editore Carlo Feltrinelli, figlio di Gian Giacomo, l’editore-terrorista
morto il 14 marzo 1972, mentre poneva una bomba su un traliccio dell’Enel di
Segrate. Sodoma sarà presentato nei prossimi giorni in otto lingue e una
ventina di Paesi. Il lancio ufficiale
avverrà il 21 febbraio, in concomitanza con l’apertura del vertice vaticano
dedicato agli abusi sessuali sui minori. Si tratta dunque di una possente
operazione mediatica, che ha come bersaglio la Chiesa cattolica. L’autore del
libro, Frédéric Martel, ha raggiunto una certa popolarità per il suo ultimo
saggio, Global Gay, dedicato all’odierna marcia trionfante del movimento gay in
tutto il mondo. Questo gravissimo problema, portato alla luce dalla
testimonianza dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, è stato analizzato in
maniera scientifica e documentata da due studiosi polacchi, don Dario Oko e don
Andrzej Kobyliński, autori di studi che sono stati ignorati dalla stampa
internazionale. Mentre Martel non cerca la verità, il rimedio a tanto male, ma
nelle sue pagine insinua, calunnia, denigra.”
Ma siccome non c’è più limite al peggio, pare che sia lo
stesso Vaticano, attraverso Mons. Battista Ricca, definito da Sandro Magister
«il prelato della lobby gay», ad aprirgli le porte accogliendolo in trionfo
come colui che ha la chiave giusta per risolvere questi problemi. E come?
Liberalizzandoli, anzi, mettendoli addirittura sotto la protezione della Chiesa
che da matrigna potrebbe diventare madre di tutti i gay! Pertanto è la stessa chiesa (n.b. di Bergoglio
non di Gesù Cristo!) che, attraverso un sinodo strumentale, distrugge se’
stessa fingendo di rimediare a un male che in realtà viene sublimato attraverso
u libro che inneggia a quel “male” che la chiesa afferma di voler combattere. Diabolica
contraddizione. Si può dire che è il Sinodo
dell’ipocrisia? D’altra parte non si dice che il diavolo è padre della
menzogna e omicida? Un fatto analogo
capitò (meglio dire “fu architettato”) in concomitanza con il Sinodo sulla
famiglia di qualche anno fa. Anche allora ci fu un certo sacerdote polacco
giovane che, proprio in quell’occasione, presentò ufficialmente il suo amante
dicendo di volerlo sposare e suscitando un vespaio di polemiche, allo scopo di
presentare comunque in modo plateale, scandalistico, anche l’altro aspetto
della falsa famiglia, quella gay, per cominciare a renderla accettabile
all’opinione pubblica. E dove avvenne ciò? In Vaticano! Coincidenza? Tutto
orchestrato dalle lobby gay civili ed ecclesiastiche con un’ipocrisia davvero
luciferina perché, mentre si finge di voler combattere determinati comportamenti,
di fatto li si vuole sdoganare e accettare. Più diabolico di così!
Ma perché l’argomento “sesso” è diventato così
importante ultimamente che lo si mette dappertutto fino alla nausea? Perché una
volta aperta questa breccia nella vita dell’uomo, è più facile cedere su tutto il
resto diventando burattini di lobby potenti che dopo aver distrutto la famiglia,
ci trattano da poveri orfanelli manipolabili, sapendo che da quella porta ben spalancata
del sesso libero passano tutte le altre perversioni: droga, alcool, corruzione,
denaro, delirio di onnipotenza, omidici, suicidi, stupri, manipolazioni
genetiche e così via. E noi crediamo che le persone ridotte in questo stato
pietoso, riescano ancora a pregare? A dire qualche Avemaria? A credere in Gesù
Cristo e nella Vita Eterna? Il demonio che è riuscito a spalancare la porta del
sesso libero, presentandolo come diritto illimitato, farà entrare altri diavoli
come lui che prenderanno dimora dentro di lui, come dice Gesù nel Vangelo, e
pertanto la situazione di quest’uomo è peggiore di quella di prima.
Che fare? Umanamente parlando
siamo perdenti, ma ci gloriamo di essere piccolo gregge fedele a Gesù e alla
sua vera Chiesa per ora perseguitata e ridotta al lumicino, però autentica,
vera, fedele, come da alcuni scritti di papa Benedetto XVI che ci esortano ad
essere forti e perseveranti nella preghiera cristiana alla Vergine Maria e al
glorioso San Giuseppe “Patrono della Chiesa universale”, nella certezza che Gesù
Cristo verrà e ristabilirà il Suo Regno di Verità, di Giustizia e di Pace per
tutto il creato.
I padri sinodali, molti dei
quali sulla soglia della vita eterna, dovrebbero ricordarci invece che questa
vita passa in fretta: 80 anni, dice il Salmo, è come un turno di veglia nella
notte, come il giorno di ieri che è passato, e che Gesù ci mette in guardia da
certi pericoli: “Che giova all’uomo
guadagnare il mondo intero se poi perde la sua anima?” dove in questo “guadagno”
c’è anche l’aspetto sessuale che va regolato e talvolta anche mortificato
quando non è secondo la legge di Dio perché non possiamo essere dominati
dall’istinto ma dobbiamo essere noi a dominare il nostro istinto e tutto il
nostro corpo con la nostra intelligenza sana e la nostra forza di volontà, e
soprattutto con la nostra preghiera umile e fiduciosa, in vista della Vita
Eterna. Sapendo che il frequente ricorso al meraviglioso sacramento della
confessione, davanti a qualche caduta, è sempre vincente e da vigore alla
nostra lotta ascetica. “Tanto è il bene
che mi aspetto, diceva San Francesco, che ogni pena mi è diletto”.
Noi cristiani viviamo questi
pochi decenni sulla terra sapendo che dobbiamo “combattere la buona battaglia,
conservando la fede”, come dice San Paolo, anche davanti a tribolazioni e
persecuzioni, nella certezza del premio che già inizia su questa terra grazie
alla consapevolezza che siamo figli di Dio, che nulla ci mancherà, nell’attesa
del Paradiso, perché Gesù ce lo ha promesso e non ci inganna: “Dove sono io, sarete anche voi” nella
pienezza della gioia che non ha fine. Coraggio!
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