Verona, 22 novembre 2020 festa di Cristo Re.
A S. ECC.ZA REV.MA MONS.
GIUSEPPE ZENTI
VESCOVO DI VERONA
ALLA SPETT. C.E.I.
CONFERENZA
EPISCOPALE ITALIANA
PREMESSA. Sembra che scopo principale
di questo “virus pilotato”, che non è stato ancora “isolato” cioè non ancora conosciuto
e studiato nella sua peculiarità, e pertanto ancor meno può essere combattuto con
vaccini misteriosi se non con l’efficacia delle comprovate medicine
tradizionali antiinfiammatorie, sembra appunto che scopo principale di chi ha
interesse a manovrarlo con lo spauracchio del contagio, sia non solo la
chiusura di molte aziende per mettere in ginocchio l’economia della nostra
patria, ma soprattutto la chiusura delle
chiese e la soppressione dei Sacramenti, per mettere in ginocchio anche la
Chiesa.
Potremmo forse
essere contagiati dall’Ostia Santa che è Dio Vivo e vero, Creatore e Signore
del Cielo e della terra, che da sempre guarisce e purifica soprattutto in caso
di pestilenze, anche se fosse ricevuta dalle mani di un lebbroso non purificate
da quel viscido gel puzzolente? O ci potrebbe contagiare l’Olio Santo della
Cresima come ai tempi degli “untori” della peste manzoniana? Pare che certa
gente, politici e preti in testa, siano tornati allo stesso livello di
imbecillità, nonostante siano passati quasi tre secoli di cosiddetto progresso
scientifico.
O forse si
teme il contagio dentro le chiese, da sempre luogo di salvezza e non di
infezione, pur accettando le precauzioni della distanza richiesta tra i fedeli,
come dovrebbe essere al supermercato, al bar, in ufficio, per strada, negli
ambulatori ecc. Anche perché è comprovato che la vicinanza non crea affatto
contagio, che contagio non vuol dire malattia, e che l’obbligo della mascherina,
che protegge dal virus come un’inferriata protegge dalle zanzare, è invece molto
pericolosa per la salute perché togliendo il 50% dell’ossigeno, crea
infiammazione alla trachea, rischio di ictus, infarto e perdita di memoria,
come da testimonianze di medici e professori illustri, quali i dott. Montanari,
Tarro, Manera, Zangrillo, Bassetti ecc.
Sono tutte
teorie complottistiche studiate da anni per obbligarci ad accettare IL VACCINO come
unico rimedio a tanto terrore che ci inculcano nella testa. IL VACCINO È MORTALE! NON VACCINATEVI! SERVE
SOLO A INGRASSARE LE MULTINAZIONALI DEL FARMACO E L’INPS con l’eliminazione di
molti pensionati. Non vi iniettano nel corpo dei ricostituenti o
antibiotici, ma potente veleno che spesso è più forte della resistenza che hanno
gli anticorpi nel combatterlo e perciò l’organismo si indebolisce per sempre o
soccombe. Senza dire dell’eventualità che possano anche installare invisibili microchip che sentenziano la
nostra schiavitù “vita natural durante”, come un guinzaglio invisibile col
quale la massoneria può controllare ogni nostro passo. Ma voi credete, cari
Italiani, carissimi Vescovi, che al nostro governo di politici incompetenti, al
soldo dei poteri forti, importi così tanto la nostra salute? O che non esistano
piuttosto loschi interessi sulla nostra pelle e libertà? Sveglia Italia!
APPELLO AI NOSTRI VESCOVI. A nome di
molti fedeli, rivolgo questo mio appello a tutti i componenti della Conferenza
Episcopale italiana, in particolare al mio Vescovo di Verona, mons. Zenti, il
quale con una lettera datata 16 novembre, ha consigliato ai sacerdoti di “sospendere la celebrazione dei sacramenti
della prima Confessione, prima Comunione e Cresima almeno fino a Natale, non
tanto per la sicurezza dei luoghi di culto e sulle celebrazioni liturgiche, ma
sui momenti di festa e incontro che seguono le celebrazioni (!!!)”
Eliminando
sia cerimonia religiosa che festa profana si butta via “bambino con acqua
sporca”, e invece di consigliare quanto prima la celebrazione di questi
sacramenti spostando semmai in tempi migliori la festa, perché il Sacramento è
sempre fonte di guarigione, di forza e di purificazione per chi lo riceve, si
rischia di rimandare questo prezioso dono divino non solo fino a Natale che
ormai è alle porte, ma molto probabilmente fino a Pasqua e forse anche oltre,
in data da stabilirsi, con delle motivazioni assurde che solo i nemici della
chiesa possono inventare a tavolino, certi dell’appoggio supino e incondizionato
della gerarchia ecclesiastica.
Infatti
veniamo a sapere che anche in varie città d’Italia, a iniziare ad esempio da
Pinerolo, Trento ecc. certi Vescovi “zelanti” di ossequiare le direttive del
governo, si assumono la responsabilità della decisione di sospendere le Sante Messe,
prima dell’ordinanza ufficiale, privandoci dell’unico vero “antidoto” contro
qualunque epidemia. Infatti è questo l’obiettivo principale dei nemici di Dio:
la chiusura delle chiese per tutto il periodo natalizio come avvenuto per la
Pasqua e la Quaresima, non perché gli importi la nostra salute, ma per
disprezzo e in certi casi anche odio verso le cose sacre, Dio, la Chiesa, Preti,
Vescovi e tutti noi cristiani.
In queste manovre luciferine il governo si
sente forte del silenzio dei Vescovi che dovrebbero invece opporsi a certe
norme del potere civile quando questo si ingerisce troppo nelle questioni ecclesiastiche,
essendo le chiese sotto la giurisdizione dei Vescovi in forza dei diritti derivanti
dal Concordato. Pertanto i Vescovi, pur nel rispetto delle norme civili già
in atto, dovrebbero facilitare e non impedire la somministrazione dei
Sacramenti, essendo fonte di salvezza per l’anima e “vera medicina” per il
corpo. Forse che il timore del contagio ci impedisce di recarci ai vari
supermercati o altro per fare la spesa e nutrire il nostro corpo? Ma allora perché privarci del nutrimento
dell’anima, altrettanto importante che deve andare di pari passo con quello del
corpo, anzi semmai lo deve precedere e fargli da “apripista” nelle calamità.
E se il
cosiddetto potere ecclesiastico, vale a dire i Vescovi, la CEI in particolare
con la sua autorevolezza, cede supinamente a tutte le imposizioni da parte del
potere civile, illudendosi di avere in cambio libertà e vita facile, finirà
invece con l’essere del tutto annientato dagli stessi poteri forti che adesso dimostrano
tanta benevolenza democratica ma poi, al momento giusto, sapranno mostrare il
loro volto feroce soprattutto verso chi si comporta con tanta vigliaccheria o
pusillanimità.
Noi fedeli laici che ci vediamo privati dei
Sacramenti necessari alla nostra salvezza e anche alla nostra guarigione proprio
in un momento di particolare difficoltà, vogliamo ricordare ai nostri Pastori
quanto recita il codice di diritto canonico, al n. 904 per quanto riguarda l’importanza
della celebrazione della Messa: “Memori che nel mistero del Sacrificio
eucaristico viene esercitata ininterrottamente l’opera della redenzione, i
sacerdoti celebrino frequentemente; anzi, se ne raccomanda caldamente la
celebrazione quotidiana, la quale, anche quando non si possa avere la presenza
dei fedeli, è sempre un atto di Cristo e della Chiesa, nel quale i sacerdoti
adempiono il loro principale compito.”
Infatti la storia ci dice che le grandi pestilenze che
mietevano migliaia o milioni di vittime, quali la peste e il colera sono state
vinte e bloccate solo con la forza della preghiera cattolica, con la Messa, in
particolare con processioni e con le cosiddette “rogazioni” che erano suppliche
accorate a Dio come questa: “dalla peste,
dalla fame e dalla guerra, liberaci, o Signore! Dal flagello del terremoto,
liberaci, o Signore”, “LIBERA NOS DOMINE” tanto che a perenne memoria di
queste e altre grazie ricevute miracolosamente sono stati costruiti migliaia di
bellissimi santuari sparsi in tutta Italia che sono la gloria della Vergine
Maria, la quale, se implorata, ha il potere di schiacciare tutte le teste
infernali di tutti i dragoni del mondo.
Non dobbiamo vergognarci di recitare anche
pubblicamente queste preghiere perché non sono superstizioni frutto
dell’ignoranza del popolo semplice, ma sono manifestazioni di vera fede, della
necessità di farci piccoli e umili come bambini davanti alla paternità di Dio
onnipotente perché, come dice la Scrittura: “È meglio confidare nel Signore che nell’uomo! È meglio confidare nel
Signore che nei potenti!”.
FEDE
E RAGIONE. Questo non significa
rinunciare alle giuste ricerche scientifiche se veramente servono al nostro
bene, alla nostra salute, al nostro progresso, senza però abbandonare la fede
in nome di una presunta scienza che finora, a motivo del delirio di onnipotenza
di certi scienziati, ha prodotto per lo più guerre, disastri e calamità.
Perché quando la vera scienza non “procede”
in sintonia con la fede, (come da enciclica del grande Santo Papa Giovanni
Paolo II “FIDES ET RATIO” che molti preti hanno cestinato senza leggere), ma
pretende di dettare legge su tutto e di sostituirsi all’Onnipotenza di Dio Creatore
anzi, addirittura sfidando Dio per imporre modelli di vita scandalosi contro
natura, produce solo disastri materiali, economici e spirituali. Perché a Dio
non la si fa.
La
natura è la scrittura della volontà di Dio visibile a tutti. Se non la si rispetta, essa si ribella
prima o poi contro quell’uomo insensato che l’ha violentata perché, come dice
il saggio “Dio perdona sempre, l’uomo
qualche volta, la natura MAI!” Prima o poi Dio farà sentire in modo
indiscutibile la sua “Paternità divina” che è sempre e solo per il nostro bene,
anche quando è costretto, come un buon papà con i suoi figli ribelli e ingrati,
a usare le maniere forti.
UNA SFIDA NON TANTO LONTANA. Illustrissimi
Reverendi Vescovi, se il potere civile (davanti al quale voi vi inginocchiate
senza obiettare mentre non lo fate neppure davanti al Santissimo, e ancor meno durante
il momento sublime della Consacrazione nella Santa Messa), se il potere civile
arrivasse al punto da portarvi via lo stipendio, o la canonica, o la casa
privata, o la stessa chiesa, oratorio, campi e annessi, cancellando ipso facto
il famoso “Concordato”, come reagireste? Non sarebbe una novità perché già
accaduto molte volte nella storia passata, anzi preparatevi! Forse ci sarebbe
una sollevazione di massa di tutti gli ecclesiastici per difendere denaro e
privilegi di cui la chiesa vi ha “rivestiti” indegnamente, senza alcun vostro
merito, per quello che fate e per come vi comportate!
Mentre per
difendere l’onore di Gesù Cristo, dei Sacramenti, delle anime dei fedeli che
Dio vi ha affidato, non muovete un dito? Non fate un minimo cenno di
opposizione, di doveroso contraddittorio? Fosse anche senza risultato, ma
almeno un tentativo concreto, un cenno di opposizione lo dovete dimostrare
pubblicamente in difesa del mandato che Dio stesso vi ha affidato, cioè la
salvezza delle anime e la difesa della fede, se ancora ci credete.
Con chi state? Con Dio o con Mammona? Anzi
sembra che non vediate l’ora di chiudere le chiese per spassarvela chissà dove,
perché anche nel lockdown di Pasqua molti sacerdoti e Vescovi erano
misteriosamente spariti, irreperibili anche al telefono, a parte quella gelida
e tristissima Messa on line senza fedeli, anziché prodigarsi per cercare di
sollevare la sofferenza di molti malati e moribondi in quel brutto periodo nel
quale ancora nulla si conosceva di quello che invece stiamo capendo adesso,
grazie a Dio.
Vergogna e
tradimento! C’è da tremare davanti al
giudizio di Dio e pertanto io per prima chiedo costantemente al Signore perdono
e pietà della mia povera vita, ma se penso alla vostra responsabilità, illustrissimi
Signori Vescovi, vi assicuro che non vorrei essere nei vostri panni quando si
avvicinerà il momento della “resa dei conti”, e sarà molto vicina. Che Dio ci
perdoni tutti, abbia pietà di noi e venga presto a liberare la Sua Chiesa e
tutte le anime dei fedeli che lo invocano dagli artigli del diavolo.
Con tutto ciò,
io riconosco gli errori ma anche le numerose virtù e l’autorità spirituale e
gerarchica davanti a Dio del mio Vescovo mons. Giuseppe Zenti, che è stato e sono
certa continuerà ad essere uomo di preghiera, di fede e di testimonianza, come
quando si è battuto contro il gender nelle scuole, e pertanto in ginocchio
chiedo a Lui umilmente la benedizione e una preghiera costante in unione di
intenti per la conversione di tutti e per il definitivo trionfo della Santa
Chiesa di Dio, nella certezza che: CHRISTUS VINCIT! Per tornare a godere di
quella meravigliosa libertà dei figli di Dio redenti da Gesù Cristo.
patrizia@patriziastella.com
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