Mia cara Italia, forse la crisi terribile in cui sei
precipitata non è solo del covid ma ha motivazioni ben più serie e profonde.
Forse è perché ad un certo punto ti sei sentita così forte, bella e sicura dei
tuoi talenti e della tua bellezza, da aver cacciato progressivamente l'Autore
di tanta bellezza: IL TUO DIO. Ti sei
sentita padrona assoluta di tutto e non ti sei più ricordata di inginocchiarti
davanti al vero Autore di tante meraviglie di cui non sei degna per
ringraziarlo e lodarlo e chiedergli umilmente la forza per continuare a
rimanere all’altezza di questo compito che Dio ti ha affidato: quello di essere
IL FARO DELLA CIVILTÀ CRISTIANA PER IL MONDO INTERO.
Adesso che anche la chiesa, quella falsa bergogliana,
ti ha tradito per andare a prostrarsi davanti a una divinità pagana celebrata
in modo sacrilego dentro il SANTISSIMO TEMPIO DELLA CRISTIANITÀ CHE È SAN PIETRO
senza mai pensare di riparare anzi, rimarcando ancor di più questo abominio con
la diffusione di monete pagane e altro, come penserai di uscire da questo
baratro infernale nel quale sei sprofondata? Coraggio! Non ti disperare. a
tutto c'è rimedio ma ad una sola condizione: che tu impari dal figlio prodigo
e, consapevole di aver abbandonato la casa paterna e l’autore dell’amore, della
bellezza e della verità, tu faccia ritorno tra le sue braccia paterne
chiedendogli pietà e misericordia .
Cara Italia, torna al tuo vero Dio che ti ama, torna
al tuo Gesù che pur essendo nato in Palestina, ha voluto scegliere TE, ITALIA!
Come luogo unico in tutto il mondo per collocare, piccolo Stato dentro il tuo
Stato, LA SEDE DELLA SUA CHIESA, quasi a sua protezione mentre tu l’hai
tradita; ha scelto te come luogo prediletto dove morirono martiri i primi due
Apostoli, Pietro e Paolo; dove gli Angeli hanno collocato per volere divino la
casetta di Maria Santissima staccando la parte anteriore dalla grotta a
Nazareth per metterla in salvo proprio sotto la tua protezione a Loreto. Dove a
Manoppello, provincia di Lucca viene conservato il velo della Veronica con cui
ha asciugato il volto di Gesu; dove a Torino viene custodita la preziosa reliquia
della Sacra Sindone e uno dei chiodi che trafissero le mani di Gesù e altro
ancora. Si! Quell'Italia disseminata dei santuari della Vergine Maria e
forgiata dai Santi e dai martiri dei primi secoli del cristianesimo e anche
degli ultimi. Quanti privilegi, cara
Italia! E quanta responsabilità!
Torna a inginocchiati cara Italia davanti al tuo unico
vero Dio, Gesù Cristo, soprattutto durante il momento sublime della
Consacrazione della Messa, visto che ormai anche i fedeli stanno dritti e
impalati tutti, senza più inginocchiarsi, nemmeno i sacerdoti, purtroppo, se
non con un breve cenno di inchino. E se non ci si inginocchia più nemmeno nel
momento più solenne della vita e dell’umanità, che è la CONSACRAZIONE DELLA
SANTISSIMA OSTIA attraverso la quale Dio stesso, per le mani e le parole del
sacerdote, scende dal Cielo e si fa PANE DIVINO PER NOI, se nemmeno in quel
momento di pochi minuti sublimi ci si inginocchia più PER ADORARE LA SUA MAESTÀ
DIVINA, QUANDO MAI LO SI FARÀ NEL RESTO DELLA GIORNATA E DELLA VITA???
Cara Italia, se vuoi salvarti e tornare bella e
rigogliosa e attraente come prima, più di prima, torna a inginocchiarti,
chiedendo pietà e perdono a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, e forse solo da
quel momento ritroverai la forza soprannaturale per lavarti da quel lurido
fango che i tuoi nemici, che sono i nemici di Dio, ti hanno buttato addosso con
disprezzo nella speranza di seppellirti viva e piangente. Ma non ci
riusciranno. Non praevalebunt! Perché la Chiesa per volontà divina è legata a
te, la sua sorte è legata alla tua e pertanto tutte due insieme dovrete
risorgere belle e maestose dopo la prova.
SORGI ITALIA, piega le ginocchia supplicando Dio-Padre, e vedrai
che lo stesso Dio "che atterra e suscita, che affanna e che consola",
manderà le schiere angeliche per ripulirti dal fango immondo, lavarti,
profumarti e rivestirti di gioielli preziosi che sono le sue grazie divine per
chi confida in lui sempre, nonostante tutto.
patrizia@patriziastella.com
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