L’ABBRACCIO DEL NATALE
Quanto ci è mancato l’abbraccio in questo terribile ANNO 2020
che speriamo sia servito almeno come strumento penoso per elevare un po’ di più
lo sguardo a Dio chiedendo il suo aiuto.
Quanto ci è mancato l’affetto dei nostri cari che non si può e non si
deve limitare a qualche fredda telefonata da un capo all’altro della città o
della regione, ma ha bisogno di segni tangibili, anche di contatto fisico perché
non siamo puri spiriti.
Quanto ci manca questo abbraccio, anche perché ormai si è
creata una situazione incresciosa di diffidenza reciproca, per cui tu magari
avresti voglia di lanciarti verso la persona cara che ti sta di fronte abbracciandola
forte, alla barba di tutti i contagi immaginari, ma non conosci la reazione
dell’altro e allora ti limiti a inviare un timido saluto con la manina come
quando si è sul molo davanti alla nave che porta lontano la persona cara, o
ancora peggio, con quel gesto agghiacciante dell’incrocio dei due gomiti che
sembra un segno di sfida, di fregatura reciproca, sgraziato, grossolano e incivile.
Perché si è creato un tale clima di terrorismo che perfino l’intelligenza
e la ragione sono state travolte e offuscate dallo spauracchio di una malattia
che si vince con le medicine di sempre ma che i potenti di questo mondo di
tenebra sbandierano come una minaccia perenne sulla nostra testa per indurci al
silenzio, alla schiavitù e alla massima povertà, A MENO CHE… A MENO CHE… non ci
si voglia sottoporre a un vaccino micidiale, mortale e assassino, peggiore del
virus, che le loro menti bacate hanno da tempo architettato per soggiogare le
menti al volere diabolico del Nuovo Ordine mondiale o per portare alla morte i
più deboli allo scopo di liberare il mondo dalla presenza “inquinante!” dell’uomo
fino a oltre il 50%, secondo i loro calcoli satanici. NON VACCINATEVI PER NESSUN MOTIVO AL MONDO.
Persone ormai in preda al delirio di onnipotenza inculcato
loro dal diavolo, che si troveranno all’improvviso da tanto benessere su questa
terra ottenuto a forza di calpestare i cadaveri delle loro vittime, a finire
dilaniati dagli artigli di quel diavolo che essi hanno servito per tutta la
vita e che, alla fine, al momento della presunta ricompensa, si manifesterà per
quello che è: fonte di odio e non di amore, perchè il diavolo non sa amare né essere
riconoscente e si accanisce ancor di più contro coloro che lo hanno miseramente
servito sulla terra calpestando il diritto e la giustizia.
Caro Gesù, in questo clima di diffidenza reciproca, ci
sentiamo tanto tristi, soli, abbandonati e impotenti davanti a questi progetti
scellerati di uomini iniqui e criminali che vorrebbero eliminare la tua Divina
Presenza dal mondo intero per intronizzare il principe delle tenebre e renderci
suoi schiavi per sempre. Che ne sarà di
noi, caro Gesù, senza il tuo amore, la tua protezione, il tuo perdono, la tua
provvidenza, la tua divina Presenza tra noi che ci permette di vivere in modo
dignitoso e gioioso sulla terra per poi raggiungerti per sempre nel Cielo dove
tu ci attendi e stai preparando un posto per i tuoi figli buoni e fedeli?
Questa vita passa in fretta, come abbiamo potuto constatare adesso più che mai,
e pertanto dobbiamo fermarci a riflettere sul senso più profondo del nostro
vivere sulla terra, come da indicazioni di quel libro di don Ferdinando Rancan,
sacerdote diocesano veronese, il cui titolo “IL SENSO DEL VIVERE” Uomo, tempo,
eternità”, ci ha aperto vasti orizzonti di luce e di speranza soprannaturale
che tutti dovrebbero conoscere per non farsi prendere dall’angoscia, dalla
depressione o, peggio ancora, dalla disperazione.
Ti preghiamo, Gesù,
vieni incontro a noi, facci dono del tuo abbraccio fraterno, facci sentire il
battito del tuo Cuore divino che pulsa forte contro il nostro petto, quel Cuore
divino che tanto ha amato questi uomini che siamo noi, ingrati, prepotenti,
orgogliosi e miscredenti.
Abbi di noi pietà, di
tutti i nostri peccati, dacci la tua divina consolazione in questo tempo di
tenebre che ci avvolge e facci sperimentare la bellezza e la gioia di quelle
tue parole divine “Coraggio, non abbiate paura, io sono con voi tutti i giorni
fino alla fine del mondo”.
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Cari amici,
nel porgervi il mio augurio di un Santo e sereno Natale
soprattutto con Gesù, visto che per molti è impossibile trovarsi con figli, o
nonni o zii vari in uno dei momenti, se non l’unico, più straordinario dell’anno
dove si congiunge l’amore umano dell’unica, vera famiglia che Dio ha voluto fin
dall’eternità, papà, mamma e figli, con l’amore soprannaturale di un Dio meraviglioso
che si fa Bambino inerme per noi, in questo momento così importante, penso di
farvi cosa gradita trascrivendo questa commovente preghiera natalizia di un
monaco anonimo benedettino, perché proprio adesso più che mai abbiamo bisogno
di tenerezza, di amore sincero e disinteressato, di farci piccoli come bambini
per assaporare anche in mezzo alle lacrime che non dobbiamo temere di versare
in abbondanza, quell’abbraccio forte e sicuro di Gesù nel momento della prova
più terribile che stiamo attraversando, quella di sentirci soli, come poveri
orfanelli abbandonati. Ma la fede ci dice che Christus vincit. E noi crediamo IN
TE, Gesù, con tutto il cuore, forti della Tua Parola divina.
Tu, volto umano dell’invisibile
Iddio,
hai squarciato le nostre tenebre,
hai fugato le nostre tristezze,
TU, DIO CON NOI,
nostro compagno di viaggio,
guida i nostri passi incerti,
salvaci dalla presunzione
di poter fare senza di Te.
Liberaci dal deserto dei nostri
egoismi,
e delle nostre indifferenze.
Accogli la nostra povertà
E donaci l’unica ricchezza
che ci fa vivere:
essere amati da Te,
nostro Salvatore. Amen
UN SANTO NATALE 2020 A
TUTTI
PERCHE’ SAPPIAMO CHE
DIO E’ CON NOI E NON CI ABBANDONA MAI.
patrizia@patriziastella.com
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