In questi video di cui il link qui sopra, don Minutella verso la fine lancia quasi un’anatema contro la falsa chiesa bergogliana con una forza e soprattutto con una grande sofferenza di chi si rende conto del grande inganno che stiamo passando.
Finora tutte le catechesi di d. Minutella sembrano essere in sintonia col
Magistero perenne della Chiesa. Sappiamo che d. Minutella è stato uno dei primi
a capire l’inganno della nomina del secondo papa detto Francesco che papa non
è. Ha capito che, qualunque fossero stati i motivi che avevano spinto papa
Benedetto ad un’azione così fuori regola ed eccezionale nella storia della
Chiesa, sotto ci doveva essere qualche manovra losca e che pertanto il PAPA
RIMANEVA BENEDETTO A TUTTI GLI EFFETTI.
A dire il vero, stessa percezione ho avuto anch’io da subito e molti altri
con me, a quanto pare, cioè di qualcosa di irregolare e di grave che aveva
costretto Ratzinger a questo gesto che non si capiva bene se erano vere
dimissioni o rinuncia coercitiva o simile e che in tutti i casi, l’unico vero
Papa rimaneva Lui!
Molto emblematica infatti è sempre rimasta
quella frase pronunciata il giorno del suo insediamento che dice cosi: "
pregate per me perché non fugga davanti ai lupi". Povero Papa Benedetto! Questi lupi dai quali
si era sentito minacciato dall’inizio lo hanno condizionato a tal punto da
costringerlo a fuggire forse perché non poteva scendere a compromessi con la
sua coscienza e ancor meno con la dottrina della Chiesa. Purtroppo molti hanno
interpretato male questo suo gesto come segno di codardia o pusillanimità o peggio
ma si sbagliano di grosso e se non torniamo tutti compatti a ripristinare la
GIUSTIZIA RICOLLOCANDOLO SUL TRONO DI PIETRO, non usciremo dal tunnel in cui
l’Italia è entrata.
Tuttavia nei primi due/tre anni dall’insediamento di Bergoglio la
situazione non era ancora così evidente come emerso più avanti con tutti gli
scandali, le profanazioni e le idolatrie di cui ha fatto sfoggio un Bergoglio sempre
più sicuro di sé e del silenzio colpevole di tutti i Vescovi.
Poi pero col passare degli anni e vedendo la miracolosa longevità che Dio
ha voluto concedere a Papa Benedetto, qualcuno ha voluto indagare più a fondo
ed è emersa la verità della DECLARATIO documento latino con cui Benedetto
lasciava solo il Ministerium al successore provvisorio diciamo così, mentre il
MUNUS, CIOÈ IL MANDATO, L’INVESTITURA DIVINA SPETTAVA ANCORA A LUI E SE LA
TENEVA STRETTA NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE PRIMA O POI GLI SAREBBE STATA
RICONOSCIUTA, non per motivi di orgoglio personale bensì per rispetto della
Verità e della Giustizia.
Questo merito della ricerca studiando la DECLARATIO va ad alcuni giuristi
come il giudice Giorgianni e l Avv. Taormina, oltre al card. Brandmuller e a
molti altri studiosi, ma chi si è sentito spinto interiormente ad approfondire
la verità su queste strane dimissioni e mettere tutto per iscritto è stato il
giornalista e cronista dott. ANDREA CIONCI che ha riportato queste sue ricerche
su un libro divenuto il secondo best- seller nelle vendite italiane dal titolo
CODICE RATZINGER che invito a comprare e leggere perché abbiamo il dovere di conoscere
la verità su un argomento che riguarda non solo la nostra vita terrena ma
soprattutto quella eterna.
I PRO E I CONTRO.
L'OSSESSIONE DEL "UNA CUM..."
Dopo aver lodato nella prima parte l’arguzia di don Minutella nell’aver da
subito individuato il vero Papa in Benedetto XVI, cioè sin dal giorno delle sue
dimissioni e anche dopo nel giorno fatidico del 13 marzo 2013 data di
insediamento di Bergoglio, avendo lui rinunciato solo al “ministerium” ma non
al “Munus”, adesso veniamo alla questione tanto discussa che è diventata il
caval di battaglia molto insidioso di don Minutella.
Il punto debole e contraddittorio di don Minutella, quello che ha impedito
a moltissimi suoi fans di continuare a seguirlo, è il fatto di essersi
incaponito con quella frase ormai diventata maniacale “UNA CUM PAPA FRANCISCO”,
frase che renderebbe addirittura invalida la Santa Messa, secondo lui, mentre
invece non è affatto così, come ha esaurientemente contestato e chiarito il
prof. Giovanni Zenone direttore di “Fede & Cultura” sulla base non di sue
invenzioni ma del catechismo e dei documenti del codice diritto canonico. Tutto
confermato da sacerdoti e Vescovi di tutto rispetto consultati da molti di noi
in proposito, i quali sarebbero pure felici di celebrare la Messa nominando
Papa Benedetto ma non è possibile, almeno ufficialmente, finchè non ci sarà un
pronunciamento della Chiesa o di qualche autorità ecclesiastica.
Non possiamo fare di testa
nostra, dando una lezione al Clero e Vescovi a forza di disertare la Messa per
far notare che il popolo di Dio non ci sta e non la frequenta più! Non funziona
così con le cose di Dio. La Messa non è
come un convegno del sindacato dove si può boicottare l’incontro per dare una
bella dimostrazione ufficiale della nostra disapprovazione! La Messa non è
un’invenzione umana, una preghiera comunitaria che ci aiuta nei momenti di
bisogno, che ci permette la fraternità fra noi credenti e ci fa scegliere il
prete di nostro gusto e il Papa più adatto ai nostri tempi. La Messa è innanzitutto AZIONE DI CRISTO, al
di là e al di sopra dello stesso sacerdote celebrante che può essere anche in
peccato mortale ma la Messa rimane valida, e anche al di sopra del nome del
Papa più o meno degno, vero o falso, che il momento storico ha designato! La Messa, azione di Cristo, supera tutto
questo per volere di Dio.
Oltretutto se davvero la Messa con Papa Francesco fosse invalida, il primo
a fare questa segnalazione non piccola sarebbe stato lo stesso Papa Benedetto
no? E invece dopo ben nove anni, non è questo l’argomento che lo assilla, a
quanto pare, ma il fatto che nessuno si sia reso conto finora delle sue
segnalazioni, dei suoi messaggi in codice, del suo SOS accorato ma nascosto
perché in sede impedita e controllato dai nemici suoi e della vera chiesa di
Gesù Cristo anch’essa prigioniera della cosiddetta “Mafia del Sangallo” un
gruppetto di cardinali che hanno organizzato tutto questo disastro per mettere
sul trono di Pietro uno dei suoi: un antipapa.
ANALISI DELL UNA CUM. In tutti i Canoni della Messa, che sono 7 più
l'ultimo più recente, dove viene riportata la preghiera che riguarda il Papa,
non appare MAI l'espressione che scandalizza don Minutella "in Comunione
col Papa Tizio o Caio..." ma si invitano semplicemente i fedeli a pregare
per il Papa... e il Vescovo...
Prendiamo ad esempio il Canone n. 1, il
più importante e completo del Novus Ordo, detto Canone Romano, nel quale viene
esplicitamente scritta questa preghiera in riferimento al Papa e al Vescovo:
“...Noi te lo offriamo (questo sacrificio) per la tua Chiesa santa e
cattolica perché tu le dia pace e la protegga, la raccolga nell’unità e la
governi su tutta la terra “con il tuo servo e nostro Papa… e il nostro
Vescovo….” E con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica trasmessa
dagli Apostoli.”
Come si vede, vengono semplicemente
invitati i fedeli a pregare per il nostro Papa e Vescovo e non si fa
assolutamente cenno all'espressione “in comunione con lui”.
Il massimo della concessione si trova nel
Canone n. 2 che è quello più breve e più usato, dove si usa un'espressione simile
ma del tutto diversa che dice "in unione” col nostro Papa... e col nostro
Vescovo ..." ma non si accenna mai alla “comunione” col Papa.
Essere in comunione col Papa è soprattutto
una questione interiore di ciascun credente, come affermò anche papa Benedetto
in una sua frase sull’argomento, cioè si invita ciascun fedele, compreso il sacerdote,
a celebrare la Messa “in comunione col Papa” e non contro di esso, come lo
stesso Papa deve essere in comunione in cuor suo, con tutta la Chiesa. La cosa
è reciproca, nessuno escluso, ma nelle intenzioni può leggere soltanto Dio perché le
autorità possono dare solo delle direttive di base.
Allora ci domandiamo “dove sta il
problema?” Quel problema così grosso e insormontabile per il quale don
Minutella è diventato di colpo inflessibile e duro a tal punto da considerare
peccato mortale il fatto di assistere a quella Messa che lui ritiene invalida
come se fosse una Messa eretica?
E tutti noi del popolo di Dio che seguiamo
al 99,7 percento questa Messa in tutto il mondo, vale a dire quelli dell ’UNA
CUM, dovremmo ritenerci "ERETICI" O SCISMATICI"? Mentre la
maggior parte di noi sta con Papa Benedetto ma senza per questo abbandonare la
Santa Messa accettata dalla Chiesa e pertanto valida. Ma chi si crede di essere don Minutella? Il
grande riformatore che crede di poter affrontare una battaglia epocale come quella
per il soglio pontificio invitandoci ad abbandonare l’unica arma spirituale
veramente efficace in nostro possesso che è la Santa Messa? Qualcosa non quadra
in questo suo progetto che puzza!! Apriamo gli occhi.
La Messa è azione soprannaturale, agisce, come afferma il catechismo della
Chiesa cattolica, EX OPERE OPERATO, cioè indipendentemente dalla santità
sia del celebrante che del Papa o del Vescovo menzionati nella messa.
Le tre condizioni essenziali per la validità della Messa sono 1. Materia –
2 Forma – 3 Ministro, laddove come MATERIA è prevista l’Ostia con pane di
frumento e il vino d’uva; per la FORMA sono previste le Parole pronunciate da
Gesù nell’ultima cena e non altre, e per MINISTRO è previsto il sacerdote
regolarmente ordinato dal Vescovo con il sacramento dell’Ordine Sacro e non un
frate o consacrato qualunque.
DECLARATIO. Detto questo, noi siamo
comunque caldamente invitati a tenere in considerazione la validità delle
parole della DECLARATIO di Papa Benedetto che spiega che il Papa è uno solo ed
è Lui. Noi abbiamo saputo più tardi anche dalla confessione di un cardinale del
gruppo della mafia del Sangallo pentitosi prima di morire, il card. belga
Daneels che è stato organizzato un complotto al fine di sostituire Ratzinger
con Bergoglio perché la massoneria di cui Bergoglio non fa mistero di
appartenere presentandosi con orgoglio accanto ai Rotchild e Rockefeller aveva
decretato nei suoi dieci punti di invadere i seminari (già accaduto) rovinando
i futuri preti e di arrivare fino al soglio di Pietro per demolire la chiesa
dall’interno, come sta avvenendo. Tutto questo fa parte anche di certe
Profezie, vedi la Caterina Emmerich, padre Pio, Fatima, La Salette… tuttavia
non ci dispensa dal dovere di CERCARE LA VERITA’ SENZA MAI FERMARSI, e poi
viverla a costo di perdere benefici e sussidi e beni e altro, perché se saremo
fedeli il Signore ci darà il cento per uno su questa terra oltre alla vita
eterna che conta di più.
Noi preghiamo con
fiducia perchè il Vicario di Gesù Cristo che è PAPA BENEDETTO, (avendo
Bergoglio eliminato perfino questo suo titolo dall'annuario pontificio se ci
fosse ancora qualche dubbio), possa tornare presto a riprendere il Soglio di
Pietro per il bene non solo dei cattolici ma di tutta l'umanità perchè
RIPRISTINARE LA VIRTU' DELLA GIUSTIZIA DENTRO LA CHIESA E' COME RIACCENDERLA
PER IL MONDO INTERO ASSIEME ALLA LIBERTA’.
Lunga vita a Papa
Benedetto XVI. Christus vincit.
LINK PAPA BENEDETTO E L'ANTICRISTO di don Minutella
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