NE' CON BERGOGLIO, NE’ CON BENEDETTO
Cari amici,
invio qui sotto, come link, la lettera aperta
e chiarissima inviata dal dott. Andrea Cionci, autore del libro CODICE
RATZINGER, che evidenzia come l’unico vero Papa che conserva il “Munus” cioè il
mandato divino e la successione apostolica sia solo PAPA BENEDETTO XVI,
offrendo preziose testimonianze fornite dallo stesso Papa Benedetto in codice
perchè non può esprimersi con libertà essendo in “sede impedita” in pratica
sotto diretto controllo dei nemici della chiesa, per parlare chiaro.
Il fatto che, dopo oltre nove
anni di rinuncia al soglio pontificio, egli sia ancora al mondo alla bellezza
di 94 anni compiuti, lucidissimo e in discreta buona salute conciliabile con l’età,
dovrebbe farci riflettere sul fatto che Dio ha i suoi disegni su Papa Benedetto
e lo ha perfino protetto da quei complotti che, alla stregua del povero papa
Luciani, lo avrebbero voluto morto e sepolto da un pezzo.
In questo articolo in
particolare, Cionci riporta la posizione peraltro molto ambigua di mons. Viganò
con il quale lui ha cercato per molto tempo di mantenere un dialogo aperto e
costruttivo al fine di invitarlo a riflettere su tutti questi fatti che sono di
fondamentale importanza perché siamo tutti chiamati a scegliere se stare con
l’uno o con l’altro Papa anche per le conseguenze che questa scelta potrebbe
avere nella storia della Chiesa.
A chiarire la
questione tanto discussa delle dimissioni di Papa Benedetto era intervenuto
addirittura un cardinale, Godfried Daneels arcivescovo emerito di Bruxelles il
quale, prima di morire (15 marzo 2019) quasi per liberare la sua coscienza da
un peso enorme, ha voluto rilasciare testimonianze orali e scritte che
attestavano l’esistenza un vero complotto di cardinali contro il povero Papa
Benedetto, denominato “Mafia del Sangallo”, i quali tramavano per sostituirlo
con un falso papa di loro gradimento, appunto il card. George Bergoglio. Questa
testimonianza importantissima e inconfutabile che nessuno ha mai smentito, è
stata ignorata perfino dalle autorità ecclesiastiche, con gravissima loro
responsabilità davanti a Dio e agli uomini.
Mons. Viganò, nei suoi vari
proclami ufficiali di questi ultimi anni, pur mettendoci giustamente in guardia
contro le trame losche del Nuovo Ordine Mondiale condivise anche da Bergoglio, non
ha alcun timore di dichiarare che lui non sta né con Bergoglio né con
Benedetto. E allora con chi sta? Si domanda Cionci. Siamo invitati a riflettere
molto seriamente alla luce dello Spirito Santo perché qui, cari amici, si
tratta di una scelta di basilare importanza che potrebbe coinvolgere la nostra
salvezza eterna, in quanto c’è di mezzo la volontà di Dio sul Papato e sulla
Chiesa cattolica, e con Dio non si scherza “Deus non irridetur”.
https://www.romait.it/no-a-bergoglio-e-no-a-benedetto-xvi-mons-vigano-mira-al-papato-legittimo-sospetto.html
A questo punto ho pensato di rendere pubblico uno stralcio della lettera che ho
ricevuto da mons. Viganò il 16 settembre 2020 come risposta ad una mia
precedente lettera del 1 settembre con la quale manifestavo il mio profondo
disagio come fedele cattolica davanti a certe sue dure accuse nei confronti di
Papa Benedetto a seguito delle sue dimissioni, accuse che io non potevo
assolutamente accettare ritenendomi una figlia fedele dell’unico vero Papa
Benedetto, da sempre e nonostante i fatti avvenuti dopo il fatidico 13 marzo
2013 pilotati, come detto, da chi voleva tradire la vera Chiesa di Gesù Cristo,
demolendola dall'interno della Chiesa stessa.
Trascrivo qui sotto un brano della lettera di mons. Viganò
citata:
“… Per quanto riguarda Papa
Benedetto, penso sia chiara la mia posizione di rispetto e di filiale devozione
nei suoi confronti, specialmente perché egli rimane un riferimento silenzioso
per i tanti cattolici sconcertati dalla rivoluzione condotta dal suo
successore.
Nondimeno non possiamo cercare
di attribuire un senso alla sciagurata scelta di abdicare al Soglio, proprio in
un momento in cui la Chiesa era più esposta all’attacco. Una valutazione onesta
ed equanime dei fatti non può escludere aprioristicamente un giudizio su questa
decisione e sulle sue conseguenze, così come non è possibile rifiutare
un’analisi del pensiero filosofico e teologico di Joseph Ratzingere, che pure
fu protagonista del Vaticano II nelle schiere dei progressisti (?!?). Ma questa
analisi che oggi si basa solo sugli scritti del Santo Padre e sugli eventi
storici di cui siamo a conoscenza, potrà essere completata solo quando verranno
alla luce i fatti che hanno portato alle dimissioni…”
A queste affermazioni di mons.
Viganò che ricalcano in modo ormai penoso il solito ritornello di "accusa
di modernismo” nei confronti di Papa Benedetto, (quali altri appigli potevano
trovare certi sedevacantisti per giustificare la loro posizione contro un santo
Papa come lui?) volli ribattere anch’io attraverso alcune “lettere aperte”
indirizzate a mons. Viganò, ma che avevano soprattutto lo scopo di chiarire ai
semplici fedeli cattolici sempre più smarriti e confusi, la verità di certi
fatti storici documentati, e la necessità di rimanere fedeli ai nostri grandi
Papi del Concilio Vaticano II, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che
erano stati lasciati completamente soli, abbandonati, traditi, offesi e
umiliati ecc. da tutto il popolo cristiano, di destra e di sinistra, Vescovi in
testa: tradizionalisti, sedevacantisti, progressisti, modernisti, traditi molto
di più dai loro figli nella Fede che dagli atei, pagani e non cristiani.
Mi domandavo infatti a chi
potesse giovare l’accanirsi in questo modo contro i Papi del Concilio e tutto
il Concilio Vaticano II, se non al nemico della Chiesa, sapendo quante volte lo
stesso Papa Benedetto avesse esortato a distinguere il vero Concilio Vaticano
II da quello falso voluto dai nemici della Chiesa dentro la stessa Chiesa, il
cosiddetto “Concilio dei media” come lui lo definiva, cioè dei mezzi di
comunicazione che travisavano appositamente la verità del Concilio per
stravolgerlo e darlo in pasto all’opinione pubblica che, alla fine, non andava
a controllare la vera fonte, ma si fermava alle dichiarazioni false della
televisione o dei giornali, assecondando forse inconsciamente la trama
diabolica dei potenti nemici della Chiesa, ovviamente Vescovi e Cardinali, che
iniziarono a far smantellare tabernacoli e balaustre mentre i nostri Papi erano
costretti ad assistere impotenti a tanto sfacelo! Invece bastava ascoltare lui,
Papa Benedetto, leggere le sue esortazioni, le meravigliose encicliche e
lettere che soprattutto i due ultimi grandi Papi avevano dato all’attenzione
dei fedeli per sentirsi animati nella fede e nella gioia che offre la Parola di
Dio quando è letta con umiltà e sincerità di cuore, sancita dallo stesso
Vicario di Gesù Cristo.
E invece, come in una specie di
piccola “rivoluzione francese ecclesiastica” quanta acredine nello stesso
popolo cattolico in generale, quanta cattiveria, quanto desiderio di colpire
“il nemico” nella figura dei nostri Grandi Papi che dovremmo invece venerare e
ringraziare in ginocchio con grande umiltà e contrizione per quanto li abbiamo
fatto soffrire, noi cristiani cattolici praticanti, Vescovi in testa.
Dio ce ne chiederà severamente
conto.
Patrizia
Stella
https://www.blogger.com/blog/post/edit/209571288024930489/2600436335419487844
link della lettera aperta inviata a mons. Vigano' il 26 maggio 2021
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