Vista l’importanza dell’argomento forse finora troppo sottovalutato, ho pensato di raccogliere in questo articolo le tre puntate molto interessanti pubblicati su LA BUSSOLA QUOTIDIANA dal titolo “Chiesa Cattolica e mons. Lefebvre” ad opera della dottoressa Luisella Scrosati esperta in diritto canonico.
Beninteso che qui non è sotto
processo, diciamo così, il valore inestimabile e imperituro della Messa “Vetus
Ordo”, ma si tratta di verificare il rapporto della “Fraternità Sacerdotale San
Pio X” nei confronti della fedeltà alla Chiesa cattolica e ai legittimi Papi
del Concilio.
“Molti fedeli frequentano le
cappelle della Fraternità Sacerdotale San Pio X come naufraghi alla ricerca di
terra ferma, a causa della grave crisi che stiamo vivendo. Ma è un errore che
si fonda sulla confusione che si fa sulla reale situazione dei lefebvriani. Che
la Bussola spiega in questo viaggio a puntate.
🔵 La FSPX è in
situazione di scisma: non è in comunione con la Chiesa. Uno può illudersi del
contrario (magari in buonafede, o perchè male informato) ma i fatti sono
questi.
Le nomine episcopali di monsignor
Lefebvre sono illegittime sotto tutti i punti di vista. E la scomunica tolta da
Benedetto XVI era finalizzata a un cammino di riconciliazione, ma non cancella
lo scisma. Come è stato per gli Ortodossi.
🔵 L ’elemento giuridico
è tutt’altro che secondario e discutibile: esso appartiene alla costituzione
stessa della Chiesa, così come Cristo l’ha voluta, e connette la gerarchia con
la missione che Egli ha ricevuto dal Padre:
«Come il Padre ha mandato me,
anch’io mando voi» (Gv 20,21). I successori degli Apostoli devono, come gli
Apostoli stessi, ricevere questa missione da Cristo, a cui «è stato dato ogni
potere in cielo e in terra» (Mt 28, 18).
Senza quell’«andate dunque e
ammaestrate...» (Mt 28, 19), ricevuto da Cristo per mezzo del suo Vicario in
terra, nessuno può esercitare alcun legittimo ministero.
LETTERA DI UN SACERDOTE IN MERITO
ALLA FSSPX.
E’ vero che con tutto il disastro
che sta succedendo dentro la Chiesa dove viene esaltata l’idolatria e la
perversione, sembra controproducente prendersela con la FSSPX che almeno è una
organizzazione di sicura preghiera che voleva solo difendere la vecchia
liturgia dai soprusi avvenuti da certa corrente progressista modernista, ma
questo non ci dispensa dal dovere di esaminare anche altre situazioni, senza
soprassedere su fatti gravi soprattutto in merito a questioni legate al sacro,
ai sacramenti e, alla fine di tutto, alla VITA ETERNA NELL ALDILA’ che ci si
può giocare anche per eccesso di zelo, scavalcando i ruoli previsti.
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Gli articoli apparsi recentemente
sul quotidiano di informazione cattolica “la bussola” da parte della dott.ssa
Luisella Scrosati, esperta in diritto canonico, continuano a suscitare un
vespaio di contestazioni e perplessità perché siamo abituati a vedere e
considerare la FSSPX nel suo alone quasi magico di perfezione e fedeltà
spirituale ineccepibile e indiscutibile. Invece non è affatto così e qui vorrei
permettermi di dare una risposta sintetica e pratica, fondata anch’essa sulla
intramontabile dottrina cristiana di sempre, rimandando tutti j dettagli e gli
articoli del c.d.c. alla lettura offerta con tanta competenza dalla dott.ssa
citata.
2.
Nessuno ascoltava i veri Papi, anzi venivano
derisi e umiliati, tanto che il povero Papa Luciani venne ammazzato, Giovanni
Paolo II evitò la morte per un pelo, senza dire del povero martire Papa
Benedetto costretto pure lui a fuggire davanti alla pressione di lupi rabbiosi.
Non era certo il clima per pretendere e disobbedire e dividere, ma semmai era
doveroso appoggiare il vero Papa nella lotta comune contro l’avanzata della
massoneria nella chiesa, per quanto possibile. E invece abbiamo lasciato SOLI I
NOSTRI LEGITTIMI PAPI.
3.
La caparbietà con cui mons. Lefebvre rifiutò le
disposizioni del suo legittimo Papa, Giovanni Paolo II e perfino il Prefetto
della Congregazione per la dottrina della Fede, card. Ratzinger, mandato
apposta ma inutilmente nella speranza di poterlo convincere, suonava quasi come
una sfida contro il Papato, tanto che Giovanni Paolo II non potè fare altro che
applicare il codice di diritto canonico della Penitenzieria apostolica che
prevede la scomunica latae sententiae per chi compiva una consacrazione
episcopale senza il permesso del Papa.
4. Il gesto di togliere la scomunica da parte del
successore Papa Benedetto XVI come descritto chiaramente negli articoli citati,
era condizionato alla speranza di vedere una positiva reazione da parte dei
lefebvriani, cioè un riavvicinamento alla vera chiesa cattolica, almeno un
tentativo, qualche passo di intesa.... e invece c’è stato il rifiuto più
scandaloso e drastico, tanto che facilitarono un avvicinamento più con
Bergoglio e le sue eresie nel famoso passaggio del 2013 piuttosto che accogliere l’umilissima
mano tesa del vero Papa Benedetto. E questo atteggiamento persiste tutt'oggi con ancora
maggiore inspiegabile forza.
La comunità FSSPX è fuori della
chiesa cattolica per i motivi anzidetti e a nulla servono le motivazioni date
dai vari superiori che non sto a riportare perché hanno sempre dimostrato una
forte ostilità nei confronti dei veri grandi Papi del Concilio ignorando o
rifiutando le leggi canoniche della chiesa che prevedono questa prassi di
origine bimillenaria, cioè sin dai primi tempi apostolici, da san Pietro in poi
e sancita nei documenti ufficiali della Chiesa.
Per cui è inutile che a
giustificazione del loro operato sacrilego, adesso con mons. Viganò in testa
dichiarino nullo il Vaticano II considerandolo una setta!!! la setta
conciliare!! perché allora secondo questo criterio dovremmo rivedere tutta la
storia della chiesa con i suoi 40 antipapi!!! In primis la validità dell’ordinazione
episcopale dello stesso mons. Lefebfre, di mons. Viganò, del card. Burke e di
tutti quei sacerdoti e vescovi che sono stati consacrati da Papi o Vescovi di
questa abominevole "setta conciliare", Bergoglio escluso ovviamente perché
capitolo a parte.
In questo periodo di massima
anarchia, individualismo e orgoglio personale, ognuno si vuol tirare la chiesa
dalla parte che gli torna più comoda: j gay e trans vogliono una chiesa su loro
misura; le diaconesse future sacerdotesse sataniche vogliono una chiesa su
misura delle loro aspirazioni fasulle e ognuno se la vuole tirare sta povera
chiesa di Gesù Cristo laddove serve per coprire le loro miserie o giustificare
le loro ideologie o eresie o ambizioni di potere o peggio.
Senza l’approvazione del PAPA VERO
E LEGITTIMO non è valida nessuna ordinazione episcopale, come pure senza
approvazione del Vescovo non è valida nessuna ordinazione sacerdotale.
TRIBUNALE DELLA PENITENZIERIA
APOSTOLICA
Anche il caso di ordinazione
sacerdotale di una donna (anche solo come diaconessa in quanto è il primo grado
del Sacramento dell’Ordine), è non solo illecito ma anche invalido a tutti gli
effetti, e pertanto è soggetto A SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE SIA PER CHI
RICEVESSE QUESTA ORDINAZIONE IRREGOLARE, SIA PER CHI LA AMMINISTRA.
Ormai c’è da aspettarsi di tutto
in questo mondo alla rovescia, mondo indiavolato, ma ancora per poco. Christus vincit!!!!!!
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