ANALISI ATTENTA E
TRADUZIONE DELLA “DECLARATIO”
DI PAPA BENEDETTO XVI
CON LA QUALE ANNUNCIAVA LA RINUNCIA AL “MINISTERIUM” E NON AL “MUNUS” (febbraio 2013)
Primo
passo: ascoltare bene la registrazione
tramite il presente link
https://youtu.be/cknjxlZCQqc?si=kvF6BofCUAyodvWm
Differenze
di traduzione:
eligo = strappare via
Nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione
di alcuni Beati, tenuto alle ore 11 di questa mattina, nella Sala del
Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, durante la celebrazione dell’Ora
Sesta, il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto ai cardinali presenti il seguente
annuncio:
●DECLARATIO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
Fratres carissimi
Non solum propter tres
canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam ut vobis decisionem
magni momenti pro Ecclesiae vita communicem. Conscientia mea iterum atque
iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas
ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum.
Bene conscius sum hoc munus
secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exsequi
debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis
rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei
perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium
etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis mensibus in
me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi commissum bene
administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene conscius ponderis huius actus
plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV
commisso (versione esatta commissum) renuntiare ita ut a die 28 februarii
MMXIII, hora 20, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum
novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse.
Fratres carissimi, ex toto corde
gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum pondus ministerii mei
portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis. Nunc autem Sanctam Dei
Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu Christi confidimus
sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus Cardinalibus in eligendo novo Summo Pontifice materna sua bonitate assistat. Quod ad me
attinet etiam in futuro vita orationi dedicata Sanctae Ecclesiae Dei toto ex
corde servire velim.
Ex Aedibus Vaticanis, die 10 mensis februarii MMXIII
BENEDICTUS
PP XVI
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●PRIMA TRADUZIONE
IN LINGUA ITALIANA
Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre
canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per
la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza
davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età
avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero
petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza
spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non
meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi
mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede,
per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario
anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi,
in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di
amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della
gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero
di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo
che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San
Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il
Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e
il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo
perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del
suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre
Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo
Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto
cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
Dal Vaticano, 10 febbraio 2013
BENEDICTUS
PP XVI
ULTIMA VERSIONE COMPLETA - E CORRETTA
- DELLA DECLARATIO
(Dal canale "Codice
Ratzinger") 14/03/2025
Fratelli
carissimi, vi ho convocati a questo Concistoro non solo a causa delle tre
canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza a
vantaggio dell’esistenza della Chiesa.
Dopo
aver esaminato più e più volte la mia coscienza davanti a Dio, sono giunto alla
consapevolezza certa che per il peso degli anni le mie forze non sono più
adeguate ad amministrare l’ufficio (munus) petrino. Sono ben consapevole che
questo “munus”, secondo la sua essenza spirituale, debba essere reso esecutivo
non solo con l’azione e la parola, ma altresì con la sofferenza e la preghiera.
Tuttavia,
nel mondo della nostra epoca soggetto a rapide trasformazioni e sconvolto da
questioni di grande peso per la vita della fede, per governare la nave di San
Pietro e per annunciare il Vangelo è necessario anche un certo vigore del corpo
e dell’anima, che negli ultimi mesi in me è diminuito in modo tale, che devo
riconoscere la mia incapacità ad amministrare bene il “ministerium” che mi è
stato affidato.
Per
cui ben consapevole del peso di quest’atto dichiaro in piena libertà di
rinunciare a mio danno al ministerium di vescovo di Roma, successore di San
Pietro, a causa del misfatto di un
manipolo di Cardinali nel giorno 19 aprile 2005, così che dal giorno 28
febbraio 2013, all’ora ventesima, la sede di Roma, la sede di San Pietro resti
vuota, e dichiaro che dovrà essere convocato un conclave per l’elezione di un
nuovo Sommo Pontefice da parte di questi a cui compete.
Fratelli
carissimi, vi ringrazio di tutto cuore per tutto l’amore e la solerzia con cui
avete portato con me il peso del mio “ministerium”, e vi chiedo perdono per
tutte le mie mancanze.
Ora affidiamo la Santa Chiesa di Dio alla cura del suo Sommo Pastore, il nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo sua Madre Maria che assista con la sua materna bontà i padri Cardinali nell'estirpare il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro vorrei servire di tutto cuore la Santa Chiesa di Dio con una vita dedicata alla preghiera. _________________________________________________
LINK PETIZIONE: SUPPLICA AL REGGENTE: CHIEDIAMO VERITA’ ASSOLUTA SULLA SEDE IMPEDITA DI BENEDETTO XVI DOPO ANTIPAPA FRANCESCO
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